martedì 1 marzo 2011

Parigi, 6 giugno 1937: Bologna A.G.C. - Chelsea F.C. 4-1




Bel video girato a casa Schiavio, dove era custodito il leggendario Trofeo dell'Esposizione Internazionale di Parigi, vinto dal Bologna contro gli inglesi del Chelsea per 4 a 1. Il torneo, che si svolse nelle città di Le Havre, Strasburgo, Antibes, Lilla e Parigi, dal 30 maggio al 6 giugno del 1937, in occasione della grande esposizione parigina «Arts et Techniques dans la Vie moderne», vide la partecipazione delle seguenti squadre:

Il biglietto della finale Bologna - Chelsea. Da notare il logo della Federazione Francese, all'epoca denominata FFFA (Fédération française de football association), a conferma che il torneo, oltre ad avere tutti i crismi dell'ufficialità, venne organizzato sotto l'egida della Federazione francese, e non come si era ipotizzato fino a qualche anno fa solamente dal quotidiano sportivo 'L'Auto', prestigioso giornale diretto da Henri Desgrange (l'ideatore del Tour de France), che mise in palio la coppa del Torneo. Coll. Battacchi.
Il biglietto della finale. Coll. Battacchi.
FK Austria Wien (Seconda nel campionato 1936-1937 e
vincitrice della Coppa Europa Centrale 1936)
SK Slavia Praha (Campione nazionale 1936-1937)
Chelsea F.C. (13° nel campionato inglese 1936-1937)
Olympique de Marseille (Campione nazionale 1936-1937)
F.C. Sochaux-Montbéliard (vincitore della Coppa di Francia e secondo in campionato 1936-1937)
VfB Leipzig (vincitore della Coppa di Germania 1935-1936)
Phöbus F.C. Budapest (Quarto nel campionato ungherese 1936-1937)
Bologna F.C. (Campione d'Italia 1936-1937)

Il Bologna si sbarazzò in finale del Chelsea (reduce da due campionati terminati con un 8° - a soli 2 punti dal grande Arsenal di Ted Drake, Eddie Hapgood e Alex James, vincitore della FA Cup - e un 13° posto in First Division, la "Serie A" inglese) praticamente al completo. Uniche assenze veramente di rilievo tra i britannici, il grande portiere Vic Woodley - 19 volte nazionale inglese -, sostituito da John Jackson, già portiere titolare della Nazionale scozzese, e quella del bomber George R. Mills, cannoniere della squadra, sostituito da una leggenda del calcio irlandese e britannico: Joe Bambrick, 364 gol in 299 presenze in carriera (!).

Sfida ai "maestri".


"Il Calcio Illustrato" celebra la vittoria dei rosso-blu ottenuta in quel di Parigi ai danni del Chelsea.
Nell'estate del '37, fresco campione d'Italia per la quarta volta, il Bologna venne invitato a Parigi per il torneo de L'Exposition internationale « Arts et Techniques dans la Vie moderne » . Al torneo parteciparono otto squadre, alcune delle quali  l'aristocrazia del calcio europeo dell'epoca: Austria Vienna e Slavia Praga. Per la prima volta nella storia, forse intimoriti dai primi scricchiolii della Nazionale dopo le non esaltanti figure di metà anni '30 contro Italia, Austria, Cecoslovacchia e Spagna, partecipano a un torneo ufficiale internazionale i "maestri" inglesi, gli inventori del football moderno, che inviarono a Parigi come rappresentante ufficiale il glorioso Chelsea, formazione di media alta classifica nell'allora First Division (la massima divisione inglese), reduce da un ottavo e un tredicesimo posto nelle precedenti due stagioni. I britannici giunsero a Parigi quasi al completo, le uniche assenze veramente di peso furono il portiere Vic Woodley - nazionale inglese -, e il centravanti George Mills, anch'esso nazionale inglese e topscorer - uno dei più prolifici nella storia dei "blues" di Stamford Bridge - della squadra. Non mancarono ovviamente le squadre di casa, rappresentate dal F.C. Sochaux - forte di alcuni nazionali francesi, tra cui il portiere Laurent Di Lorto, e del grande campione svizzero André "Trello" Abegglen -, detentore della Coppa di Francia, e dall'Olympique de Marseille campione di Francia. I rosso-blu misero subito in mostra la loro classe: eliminarono il Sochaux (4-1) tra la costernazione degli astanti, poi (2-0) anche ai danubiani dello Slavia Praga. La finale vide il Bologna affrontare i "blues" del Chelsea. Questa la formazione petroniana: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni. Quest'ultimo era in gran forma - come spesso gli capitava durante le coppe internazionali - e mise a segno una doppietta: finì 4-1, un trionfo. In questa pagina è riportato anche il resoconto di Gabriel Hanot, inviato del «Miroir des Sports» e ideatore a metà degli anni Cinquanta della « Coppa dei Campioni » e del « Pallone d'oro ». Da sottolineare che parecchie partite, compresa la finale tra Bologna e Chelsea, si disputarono nel leggendario stadio parigino di "Colombes", tempio di football e rugby, dove l'Italia si laureò Campione del Mondo nel 1938. Colombes divenne celebre al grande pubblico negli anni '80, quando venne inserito come campo di sfida parigino tra tedeschi e alleati dal regista John Houston, in alcune riprese del film "Fuga per la vittoria" - in realtà le tribune usate nel film furono quelle dello stadio oggi dedicato a "Nandor Hidegkuti", a Budapest -, con protagonisti Pelè, Bobby Moore, Osvaldo Ardiles e un giovane Sly Stallone.

Il Torneo dell'Esposizione sarà favorevole alle squadre francesi?

BOLOGNA A.G.C. CONTRO F.C. SOCHAUX QUESTO POMERIGGIO A COLOMBES

Il torneo dell'Esposizione inizierà questo pomeriggio sotto il segno del caldo. I giocatori non saranno entusiasti di giocare 90 minuti in queste condizioni, considerando che in questo periodo dell'anno dovrebbero essere in pantaloni e camicia chiara o in piscina. I primi incontri si giocheranno oggi a Le Havre, Antibes, Strasburgo e Colombes, dove il F. C. Sochaux incontrerà il Bologna A. G. C., campione d'Italia. Cosa faranno i vincitori della Coppa di Francia contro la miglior squadra italiana? Sono capaci di fare bella figura, soprattutto dal momento che ricevono un sostegno prezioso da parte di molti giocatori stranieri. E' possibile che una squadra francese faccia una figura eccellente in questa competizione, senza che si possano trarre utili insegnamenti sul valore attuale del calcio francese.

Le due squadre saranno le seguenti:

Per il Bologna A. G. C. - Portiere: Ceresoli; Backs: Fiorini, Gasperi; Centrocampisti: Montesanto, Andreolo, Corsi; Attaccanti: Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.
Il Bologna giocherà in maglia rossa e blu.
F. C. Sochaux. Portiere : Di Lorto; Backs: Mattler, Laloue; Centrocampo: Hug, Szabo, Lehmann; Attaccanti: Courtois, Abegglen, Bradac, Telechea, Williams.
Calcio d'inizio alle 15
Arbitro: M. Turfkruyer (Belgio)

Bologna - Chelsea 4-1, 6 giugno 1937

UNA LEZIONE DI STILE, UN'ESIBIZIONE DI FORZA.


Di Gabriel Hanot


Il Sochaux che incontrò il Bologna nell'estate del 1937. Da sinistra, in piedi: Conrad Ross (allenatore), Lalloué, Cazenave, Mattler, Szabo, Lehmann, Di Lorto, Ménéguin (manager). Accosciati da sinistra: Gougain, Fascinek, Courtois, Abegglen, Korb.
Il Sochaux ritratto nell'estate del 1937.
Sarebbe un grave errore, e una profonda ingiustizia, minimizzzare la vittoria del Bologna e la sua portata. Domenica, in tribuna stampa, v'era chi giustificava gli inglesi: affaticati da una stagione molto dura, reduci da una lunga tournée in Europa, vittime di infortuni, infastiditi dal caldo veramente opprimente della giornata. Ma perché, forse che tutto ciò non vale per gli italiani? Avevano meno infortunati, ma non hanno certo commesso l'errore del Chelsea che ha messo in campo il terzino Barkas sofferente ad una gamba e così incerto da consegnare il pallone a Schiavio, solo davanti alla porta difesa da Jackson. Questo errore (uno dei più grossolani che abbia mai potuto vedere) ha segnato l'inizio della fine per il Chelsea, a Colombes, nella finale del torneo dell'Esposizione. Fino a quel momento i londinesi erano sembrati alla pari con gli italiani, la cui rapidità in fase di distruzione e costruzione del gioco equilibrava quella che appariva una certa inferiorità nella manovra. La gaffe di Barkas ha come sbriciolato il gioco degli inglesi. Il Bologna, che allineava otto uomini in difesa, ha preso in velocità gli avversari. Una squadra in perfetta condizione atletica, giovane e fresca, vivace e mirabile in azione, dal dinamismo possente e costante, che ha mostrato un contrasto assoluto con il mestiere sicuro, ma lento e pesante, dei britannici.

Il secondo gol.


Il secondo goal, ottenuto al 20' dall'ala destra Busoni, e il terzo, dell'ala sinistra Reguzzoni al 30', hanno tradotto in punteggio questa enorme differenza di stile ricompensando la classe e la vitalità a detrimento del lavoro artigiano del Chelsea. Alla fine del primo tempo, il Bologna conduceva per 3-0 e aveva confermato l'opinione che il calcio italiano sia il più efficace d'Europa, irresistibile in attacco come in difesa. Alla ripresa, scontata la reazione inglese, rintuzzata con metodo da avversari più mobili, più abili nei contrasti e nel tiro, più veloci a sganciarsi e aggredire. Al 72' Reguzzoni consolidava il successo, meglio, il trionfo italiano con il quarto goal. Sei minuti più tardi Weaver salvava l'onore del football insulare con un goal bello, ma solitario. L'arbitro, l'energico signor Leclercq, ha dovuto fare appello a tutta la sua autorità per reprimere il tentativo dei giocatori di trasformarsi in belligeranti. Peccato per le baruffe: bisogna saper vincere, ma anche perdere. Resta da sottolineare come del molto calcio visto in questi giorrni, al torneo, soprattutto quello italiano abbia stupito i purtropppo pochi spettatori del torneo per la perfetta fusione del gioco dei tre uruguayani (Andreolo, Sansone e Fedullo) con quello degli altri giocatori del Bologna, in niente inferiori ai campioni sudamericani.

Da "Le Figaro", 6 giugno 1937

Questo pomeriggio a COLOMBES Gli inglesi del Chelsea riusciranno a vincere la finale del Torneo dell'Esposizione contro gli italiani del Bologna?

Il portiere del Sochaux Di Lorto e Giovanni Busoni.
Il portiere del Sochaux Di Lorto
e Giovanni Busoni.
Il Torneo dell'Esposizione prenderà il via questo pomeriggio allo stadio di Colombes. Saranno di fronte Bologna e Chelsea. Il Bologna parte favorito in questo incontro. La velocità di esecuzione degli italiani, la varietà del loro gioco, permetterà loro di mantenere il ruolo di favoriti e di battere i potenti ed essenziali inglesi del Chelsea? Il Chelsea si è messo in testa di vincere il torneo, questa affermazione non è esagerata, dato che in semifinale hanno destato grande sorpresa sconfiggendo i formidabili calciatori dell'Austria. Per raggiungere i suoi fini, il Chelsea è stato rafforzato da alcuni dei suoi giocatori che erano rimasti in Inghilterra. Tuttavia, i giocatori di Bologna sono decisi, anch'essi, a compiere ogni sforzo per vincere; il match sicuramente sarà duro e difficile, ma offrirà al pubblico una dimostrazione di football di primissimo piano. Gli italiani contano sulla velocità delle loro ali per mettere in difficoltà la difesa serrata degli inglesi, ed è molto probabile che esse ripaghino della fiducia che è riposta in loro. Eppure, il Chelsea è una di quelle squadre che, in partite importanti, può ottenere la vittoria. È, quindi, secondo la nostra opinione, osare troppo predire nettamente la vittoria del Bologna; le chances del Chelsea non sono affatto inferiori rispetto a quelle dei rivali.

Un'altra sconfitta per l'Austria

Bologna - Sochaux 4-1. Abegglen segna il gol della  bandiera contro il Bologna su calcio di rigore.
Per il terzo e il quarto posto del torneo dell'Esposizione, lo Slavia Praga e l'Austria si sono incontrate, ieri pomeriggio, allo Stade de Saint-Ouen, davanti a diverse migliaia di spettatori. Gli austriaci, che erano i favoriti del torneo, e che erano già stati sconfitti dal Chelsea, hanno dovuto, nuovamente, inchinarsi. I cechi hanno vinto per 3 reti a 0. Va notato che entrambe le squadre sembravano stanche. Tuttavia, in diverse occasioni, la partita è stata funestata dal gioco scorretto e l'Austria ha finito la partita con nove uomini in campo

Da «Stampa Sera» del 7 giugno 1937

Dopo il Bologna non è piu' possibile discutere. Il calcio Italiano è sempre primo.

di Enzo Arnaldi

Il Bologna festeggia le vittoria del torneo di Parigi nella vecchia sede di via Manzoni. Per gentile concessione di "Atleti ed Eroi".
Il Bologna festeggia le vittoria del torneo di Parigi.
Per gentile concessione di "Atleti ed Eroi".
Quando fu rinviato l'incontro fra le «nazionali» d'Italia e di Francia, a Parigi, fra i molti che commentarono la cosa in vario modo, ci furono anche i severi tecnici che rimpiansero di non poter vedere all'opera il «tanto discusso» gioco italiano. Noi, lo confessiamo, restammo un po' incerti di fronte a quel «tanto discusso». Ci pareva che, dopo la conquista del Campionato mondiale, dell'Olimpiade e la vittoria in due Coppe Internazionali, di discussioni ce ne fossero più poche da fare. Forse eravamo un po'... candidi, ma ci sosteneva la convinzione che il valore del nostro calcio non avesse bisogno di ulteriori conferme. Da ieri sera crediamo che anche per i tecnici francesi la questione sia risolta. Senza attendere il giorno della ripetizione della partita Francia - Italia, il Bologna, da due anni detentore dello « scudetto », l'ha liquidata, vincendo quel trofeo dell'Esposizione per la cui conquista erano scesi in lizza i migliori esponenti del calcio inglese, cecoslovacco, austriaco e francese. Gli sportivi d'oltr'Alpe non hanno, dunque, di che lamentarsi, tanto più che sulla Costa Azzurra la Juventus ha pensato bene di accompagnare la dimostrazione dei campioni d'Italia con una controprova di indubbia efficacia.

La grande vittoria

Grande, bellissima vittoria, quella dei rossoblu. Per molte ragioni. Innanzi tutto per la forza e la fama degli avversari che l'hanno contrastata, eppoi perchè felicissima come « tempo » e come « luogo ». I nomi delle squadre che partecipavano al torneo parigino li conoscete. Si tratta dell'aristocrazia del calcio danubiano e britannico, oltre che di quello di Francia. Per uscire con l'aureola del trionfo da simile battaglia bisogna avere le ossa dure, i muscoli sciolti, i nervi saldi e lo spirito ad alta temperatura. Il Bologna ci sa stare in questi ambienti... surriscaldati. Lo dimostrano i suoi due successi in Coppa Europa. Lo conferma quello di Parigi. La strada non è stata cosparsa di rose per i bolognesi. Dapprima ebbero a che fare con la più coriacea delle squadre di Francia, il Sochaux: superata con un balzo maestro. Poi si trovarono di fronte i boemi dello Slavia, i rappresentanti di quella roccaforte calcistica che da pochi giorni appena era capitolata all'assalto del calcio italiano: due stoccate di Busoni e la questione fu appianata. Ieri, infine, nella lotta estrema, era in campo la rappresentante di quel gioco inglese che troppo si gloria del successo di Higbhury: il risultato lo sapete, i rossoblu passarono in bellezza per uno scarto di gol di 4 a 1. Queste le tre tappe per cui il Bologna giunse al trionfo. Si tratta di pochi dati scabri, anche se sufficienti. Qualora, però, li voleste adornare di qualche altro rilievo, potete sempre ricordare che, mentre il Bologna arrivò alla finale sempre vincendo, il Chelsea superò il primo turno per il gioco della fortuna, per l'estrazione a sorte, e che lo Slavia, battuto dal Bologna, battè l'Austria, piegato dal Chelsea, ottenendo il terzo posto.

Il Chelsea a Parigi per vincere.


Sono rilievi che hanno il loro significato. E non crediate che il Chelsea fosse a Parigi per fare una di quelle gite di esibizione tanto care ai professionisti inglesi, quando varcano la Manica. Il Chelsea era a Parigi per vincere, è non per intascare la trasferta. Ricapitolato tutto questo, il trionfo dei campioni d'Italia acquista un significato definitivo e dimostra che non è soltanto per divertirci in famiglia che ci sentiamo di possedere i più forti calciatori d'Europa, anche se abbiamo la certezza di non attraversare il periodo calcistico più felice. Dopo i risultati di Parigi e di Lilla, crediamo che di « discussioni » non se ne possano più fare troppe! Con la nuova bellissima affermazione del calcio italiano abbiamo, intanto, quella particolare del Bologna. Siamo dei vecchi amici dei bolognesi, i primi che hanno riconosciuto in essi la più forte formazione della stagione nazionale. Le notizie dalla Francia non ci giungono, quindi, se non come gradita conferma a quanto da mesi andiamo sostenendo. Anche nei particolari il torneo parigino viene a darci ragione, poiché in esso sono rifulse quelle doti che nei rossoblu sempre abbiamo segnalato come primissime fra le altre molte: la forza morale e la tendenza a concretizzare con ogni mezzo la possibilità del gioco. Schiavio ha ancora potenziato queste doti e il fatto che a tradurre nella realtà del gol la superiorità dell'azione siano state sovente le due ali, Busoni e Reguzzoni, proclama la suprema praticità del gioco bolognese. E, siccome quel che conta, specialmente all'estero, è vincere, ciò suona come massimo elogio alla squadra che si fregia giustamente del titolo di campione d'Italia. Il torneo parigino, intanto, oltre che a toglier di mezzo ogni « discussione » sul calcio italiano, è servito anche a mettere in chiaro qualche dubbio che, con troppa fretta, era staio raccolto al di là dei confini su quella che è la correttezza dei nostri giocatori. Proseguendo nel sistema, ormai, ben conosciuto, di addossare la colpa di ogni incidente agli « azzurri », dopo la burrascosa partita di Vienna, erano state dette troppe cose sulla « violenza » dei calciatori di Pozzo. Per fortuna, erano, poi, venuti gli incontri di Torino (Ungheria), Praga ed Oslo ad affermare che gli « azzurri » giocano lealmente e non battagliano con ogni mezzo. I giornali ungheresi, cecoslovacchi a svedesi erano stati, al riguardo, assai precisi.

Il giudizio degli altri.

A Parigi la luce è stata fatta. Mentre il Bologna ha vinto sfruttando le soli armi tecniche, l'Austria... ha perso scalciando a più non posso. Sull'argomento non sarà male citare qualche passo dell'Auto nell'incontro Chelsea-Austria. Eccovelo, alla rinfusa: « I giocatori viennesi non seppero reagire che violando largamente le regole del gioco leale », se l'arbitro fosse intervenuto a tempo « avrebbe evitato all'irascibile Sesta le ridicole provocazioni che prodigò ai suoi avversari, a Adamek di lanciarsi sull'ala sinistra inglese per colpirla con la testa », « Jerusalem pensò troppo, come Sesta e Molzer, a mettere fuori combattimento i suoi avversari ». « Dei viennesi non penso niente — ha, poi, detto il capitano del Chelsea —. Ricordo solo che, essendo a Vienna tre settimane fa, ho assistito all'incontro Austria-Rapid, e che l'arbitro ha dovuto interrompere la partita, poiché il Rapid non contava più che su sei giocatori: tre erano feriti e due erano stati espulsi... ». Jerusalem, Sesta, mettere fuori combattimento gli avversari, ridicole provocazioni, lanciarsi sull'ala sinistra, violare le regole del gioco, interrompere la partita, giocatori feriti ed espulsi... Oh! Quanto tutto ciò ci ricorda i resoconti dei nostri colleghi presenti alla burrascosa partita di Vienna!... Ma... gli « scarponi » siamo noi. Quanto è mai stato istruttivo e chiarificatore per tutto questo il torneo di Parigi, dove il calcio italiano ha trionfato su tutta la linea! Quel calcio italiano che, proprio mentre coglieva il suo ennesimo successo internazionale, completava la sua pattuglia per affrontare le imminenti contese della Coppa Europa. Proprio ieri, infatti, a Firenze il Genova ha conquistato la Coppa Italia e si è assicurata la partecipazione, con Bologna e Lazio, al massimo torneo calcistico annuale.

Da "Le Figaro", 7 giugno 1937

Il TORNEO DI FOOTBALL DELL'ESPOSIZIONE E' TERMINATO

In finale, il Bologna si impone per 4 reti a 1 sul Chelsea che è stato battuto in tecnica, velocità e qualità atletiche

La potenza, la decisione e il coraggio dei giocatori italiani hanno seminato il panico nella squadra britannica

di André Reichel

Lille, 3 giugno 1937, Bologna - Slavia Praga 2-0.
Lille, 3 giugno 1937, Bologna - Slavia Praga 2-0.
Il favorito dalla prima giornata, l'A.G.C. Bologna, ha vinto il torneo dell'Esposizione. Battendo ieri a Colombes, per 4 reti a 1 il Chelsea, gli italiani hanno vinto il trofeo. Eppure, prima della partita, quasi i tre quarti degli addetti ai lavori non avrebbe dato che poche chances agli italiani. Il modo nel quale il Chelsea aveva eliminato giovedì l'Austria Vienna, aveva contribuito a mettere i britannici su un piano che, per la verità, non era il loro, anzi. Tuttavia non conviene minimizzare il successo italiano. Come contro il Sochaux, otto giorni fa, il Bologna si è imposto per le capacità atletiche dei suoi giocatori, il loro desiderio feroce di vincere, la loro decisione, ma anche per la sicurezza che ha fatto impallidire la tecnica britannica. Il Bologna ha dato la grande dimostrazione di quello che ci si si aspettava e sarebbe follia pura il negare le qualità di questa squadra, e del calcio italiano.

I francesi ammettono la superiorità bolognese.


A questo proposito, sarebbe bene che da questo lato delle Alpi ci si rendesse conto del valore dei calciatori italiani. Prima della partita, Di Lorto, il portiere del F. C. Sochaux, che aveva incontrato la domenica precedente i giocatori di Bologna, mi ha detto: "Io non credo che questo sia il vero valore del Bologna. La vittoria di domenica scorsa è dovuta principalmente al fatto che il Sochaux ha giocato molto male". Pochi minuti dopo, Di Lorto si è convinto del suo errore? E quanti dirigenti ed esperti di calcio che la pensano come lui, si saranno veramente convinti ? La partita Francia-Italia si giocherà all'inizio della prossima stagione. Il risultato di ieri ci ha mostrato il calcio italiano come noi sospettavamo, certo, ma è sembrato molto più atletico di quello che pensavamo. Per affrontare questi atleti, troveremo una squadra francese competitiva per rivaleggiare al loro livello? Sarà necessario mettere in campo giocatori veloci, potenti, atletici, ottimi calciatori. Di qualità, insomma, quello che cerchiamo invano da diversi anni nelle nostre squadre nazionali. La partita Francia-Italia si annuncia molto difficile per i nostri colori.

La partita

I primi dieci minuti hanno visto la manovra britannica, molto brillante e ispirata, disporre dei loro avversari. Ma essi sono riusciti ad organizzarsi e a prendere il comando del gioco. Più veloci e soprattutto più determinati, gli italiani si sono imposti nettamente. Su un errore grossolano del terzino Barkas, Reguzzoni ha aperto le marcature. Sei minuti dopo Busoni ha segnato il secondo gol. Prima della pausa, Reguzzoni ha realizzato un terzo gol. Nella ripresa il Bologna, forte dei suoi tre gol di vantaggio, si rilassa. Gli inglesi ne approfittano per prendere il controllo del gioco, ma si trovano di fronte la difesa arcigna del Bologna, nella quale Ceresoli e Gasperi si distinguono particolarmente. E proprio in questa fase della partita che gli italiani segnano una nuova rete con Reguzzoni. Prima della fine, il Chelsea salva l'onore a seguito di una bella azione personale di Weaver. I migliori del Bologna sono stati Ceresoli, Reguzzoni, Sansone e Andreolo e Fedullo. Si noti che questi tre giocatori sono sudamericani. Il Chelsea ha profondamente deluso. Solo Argue e Weaver sono stati all'altezza della loro fama. Gli altri hanno commesso errori grossolani, come non siamo abituati a vedere nelle squadre britanniche.

Il trofeo messo in palio dal quotidiano sportivo "L'Auto".
Il trofeo messo in palio dal quotidiano sportivo "L'Auto".
Il Bologna sbaraglia il Chelsea (4-1) e vince il torneo dell' Esposizione di Parigi

Riconferma di supremazia europea.

BOLOGNA: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.

CHELSEA: Jackson; Barkas, Barber, Mitchell, Craig, Weaver, Spence, Argue, Bambrick, Gibson, Reid.

Arbitro: il francese Leclercq.

Parigi, 7 mattino.

Lo stadio di Colombes a Parigi fotografato dall'aereo. Nel leggendario stadio parigino, si giocarono nel 1937 la finale tra Bologna e Chelsea, e nel 1938 la finale del campionato del mondo, vinto dall'Italia contro l'Ungheria di György Sárosi.
Lo stadio di Colombes a Parigi, dove si giocò la finale.
Ieri, allo stadio di Colombes, i calciatori del Bologna hanno battuto quelli del Chelsea per 4 a 1 vincendo il trofeo dell'Esposizione e attribuendosi la Coppa offerta dall'« Auto ». La folla che ha assistito alla partita era di circa 15 mila persone: pubblico numeroso, come si vede, al quale però l'amore per lo sport e l'interesse per l'avvenimento imminente davano una fisionomia vibrante e rumorosa. In tribuna l'Ambasciatore d'Italia Cerruti ed il Console a Parigi on. Maciotta. Il Bologna, favorito dei giornali era pure il favorito del pubblico e, tirando le somme, solo gli inglesi presenti allo stadio si schieravano in favore dei connazionali. Alle 16.30 le due formazioni entrano in campo; salutate da calorosi applausi. Una piccola sorpresa. Il Chelsea, onde evitare possibili confusioni, ha adottato la maglia azzurro-bianca del Racing. La partita comincia. Il sorteggio per la scelta del terreno favorisce il capitano inglese Craig. Gli italiani attaccano ma poi gli inglesi manifestano velleità offensive. Essi praticano un giuoco spettacolare che impressiona il pubblico ma non i bolognesi. Appena i nostri trovano l'andatura e la velocità abituali la situazione si capovolge e il Chelsea ripiega, mentre una certa confusione si manifesta nei suoi ranghi. Il Bologna in un primo momento tenta di farsi strada cercando di sfondare al centro: in seguito, vista l'inutilità di tali sforzi, cambia tattica e gli uomini delle ali sono chiamati al lavoro con azioni rapide e sbrigative che danno il primo frutto al 14'. Su un errore dell'inglese Barkas, Reguzzoni intercetta la palla e segna con facilità il 1.o punto.

Applausi per il Bologna.


Schiavio in azione contro il Sochaux. Sullo sfondo a sinistra la figura di Sansone. Nell'immagine a destra: Abegglen sulla copertina di "Match".
Schiavio contro il Sochaux; a destra Abegglen.
Incoraggiato dal risultato e dalla indecisione avversarla il Bologna scatena subito una offensiva travolgente con una serie successiva di attacchi in massa che permettono a Sansone di marcare al 22. minuto un secondo punto. Il pubblico scatta in piedi e saluta con applausi la squadra italiana che ora fa mostra, di un brio, di una velocità e di una tecnica meravigliose. La situazione comincia già a diventare critica per gli inglesi che corrono ai ripari. Argue rimpiazza Craig come centro mediano mentre Barber passa all'ala destra: la squadra con queste modifiche parte all'attacco, cercando di riprendere l'ascendente dimostrato per breve tempo all'inizio. Il Bologna per pochi minuti si adatta alla difensiva e l'episodio permette agli spettatori di rendersi conto del valore dei nostri calciatori: irresistìbili nell'attacco, intrepidi e incrollabili nella difesa. Le metodiche azioni del Chelsea a nulla riescono; i ripetuti attacchi dei suoi giuocatori falliscono uno dopo l'altro. La difesa italiana è un muro infrangìbile che è impossibile sfondare. Gli inglesi, ostinandosi contro di essa, riescono soltanto a mettere in rilievo la loro impotenza e alla fine battono in ritirata, mentre i nostri riprendono l'iniziativa. La partita diventa a questo punto animatissima. Il Bologna manifesta un ardore straordinario. Al 30' Schiavio manda la palla a Reguzzoni, che dall'ala è passato al centro, e questi con un tiro imparabile segna il terzo punto. La lezione tuttavia non sembra che profitti molto agli inglesi; manifestando una sorprendente mancanza di inventiva essi ripartono ancora una volta, con testardaggine anglo-sassone, all'attacco cercando di portare il giuoco in campo italiano, ma ciò fanno con azioni che rivelano inconsistenza e puerilità. I nostri si oppongono con successo costringendoli a destreggiarsi al centro del campo. Malgrado i nuovi cambiamenti sopravvenuti nella formazione inglese e il ritorno di Craig come centro-mediano a partire da questo momento il Bologna è padrone completamente della situazione.

In campo una sola squadra: il Bologna.


Reguzzoni insacca alla spalle del portiere dei blues Jackson, dopo avere dribblato il terzino Barkas.
Gli inglesi seguono con fatica l'andatura rapida dei nostri e il riposo giunge lasciando le cose come stavano: Bologna 3, Chelsea 0. Alla ripresa Chelsea attacca ma senza pericolo e l'impressione lasciata dai giocatori britannici è francamente mediocre. Bologna ritorna alla carica e, senza forzare per nulla, riprende la direzione delle operazioni. Il giuoco comincia a diventare pesante. Busoni Weaver si azzuffano e l'arbitro linterviene per far tornare la calma. La volontà degli inglesi di segnare a ogni costo è evidente. Essi cominciano visibilmente a perdere il controllo dì loro stessi e le loro azioni restano sempre inefficaci e costellate di errori. Un quarto d'ora passa senza che la mischia dia luogo ad alcun risultato. In campo la tensione rimane seria e l'arbitro deve continuamente intervenire perchè gli sgambetti cessino e il giuoco non degeneri. I nostri ormai hanno di fronte degli avversari sfiancati, privi di controllo che manovrano disordinatamente. Reguzzoni sceglie questo momento e al 20.o minuto, scattando, marca il quarto punto per il Bologna. Sul terreno, in definitiva, non c'è che una sola squadra e probabilmente è l'eccessiva fiducia dei nostri che permette al 33.o minuto agli inglesi di marcare la sola porta al loro attivo. Il punto è segnato da Weaver con un tiro che Ceresoli non riesce a parare. Il resto della partita non apporta modifiche alla situazione. Il Bologna domina sino alla fine e vince per 4 a 1. « Gli inglesi sono stati superati in velocità », scrive il « Paris Soir », e la loro abilità di manovratori è stata battuta in breccia da uomini più decisi e più volitivi. Il Bologna ha ben meritato dal calcio italiano: anzitutto perchè, tecnicamente parlando, si è mostralo la migliore squadra del torneo e, dopo l'Arsenal, la formazione che a Parigi ha fatto la migliore impressione; in secondo luogo perchè i giuocatori hanno sempre praticato un giuoco corretto, ciò che non è stato il caso di tutte le squadre ingaggiate nel torneo.

Da « La Stampa », 8 giugno 1937

Il trionfo del Bologna

« La prima squadra d'Europa ».

Calciatori d'Italia all'Estero

Parigi, 7 notte.

Cartolina autografata del Bologna allo stadio Colombes di Parigi. Da sinistra, in piedi: Francisco Fedullo, Giordano Corsi, Rafael Sansone, Miguel Andreolo, Felice Gasperi, Dino Fiorini, Mario Montesanto. Accosciati da sinistra: Carlo Reguzzoni, Angelo Schiavio, Carlo Ceresoli, Giovanni Busoni.
I tecnici del calcio dei quotidiani parigini commentano lungamente la vittoria riportata dal Bologna allo Stadio di Colombes. L'alto valore della squadra italiana è messo in rilievo nei loro articoli, in contrapposto alla scarsa efficenza di quella britannica che ha provocato nel pubblico, come negli specialisti, una grande delusione. Per l'«Auto» ieri, a Colombes, si sono urtati due metodi differenti di praticare il calcio ed è il latino che ha avuto nettamente il sopravvento. « Il giuoco libero, rapido della squadra campione d'Italia ha preso subito il vantaggio sul calcio classico dei giocatori britannici del Chelsea, schiavi assoluti del sistema di giuoco che si è generalizzato oltre Manica e che si è cercato di applicare integralmente in Francia durante la scorsa stagione. La coppa dell'« Auto » è stata dunque attribuita al Bologna e ciò è perfettamente giusto perchè la sua squadra ha, nell'insieme dell'incontro, manifestato una evidente superiorità sulla formazione londinese, superiorità che è affermata dal punteggio, perchè dopo i 90 minuti di giuoco la tabella dava il Bologna con 4 e il Chelsea con 1 ».

Vittoria meritata


Bologna - Chelsea 4-1, Reguzzoni in azione.
Bologna - Chelsea 4-1, Reguzzoni in azione.
Il giornale di Desgrange passa poi ad elogiare gli uomini del Bologna che più si distinsero nella partita di ieri: «Busoni a destra e Reguzzoni a sinistra giocarono ieri come dei campioni. Veloci, precisi, decisi, e molto bene inspirati, Busoni e Reguzzoni furono sempre pericolosi quando la palla si trovava in loro possesso ». Il « Paris Soir » afferma che i palloni di Schiavio sono proiettili di cannone. Il « Matin » abbonda ancora di più negli elogi scrivendo che: «Il Bologna è una grande e bella squadra che meritava la vittoria nel torneo dell'Esposizione. Dinnanzi al Sochaux, allo Slavia e al Chelsea essa ha dato prova di grande correttezza, del migliore spirito sportivo senza contare che essa possiede una tecnica e un allenamento che la piazzano come prima squadra d'Europa ». Dal canto suo il « Jour », dopo aver elogiato il Bologna, non manca di notare il nervosismo e la scarsa correttezza dei calciatori britannici e scrive che essi, « irritati dal primo punto marcato dagli italiani, decisero di punirli per questa netta lesa maestà. «Essi ci offrirono allora una dimostrazione di tutti i trucchi, di tutti i colpi proibiti che costituiscono il bagaglio dei contrabbandieri del calcio. Sgambetti, pugni nella schiena, calci negli stinchi, tutta la gamma di quanto non si deve fare venne utilizzata da essi. Gli italiani, che hanno le caviglie suscettibili come l'amor proprio, reagirono violentemente ma senza trascurare la palla di cui fecero uso brillantissimo ». Gli altri commenti sono in generale nello stesso senso. Alcuni giornali però commentano l'incontro di ieri da un punto di vista interessante da segnalare. Il « Petit Journal », ad esempio, dopo aver notato che la superiorità italiana è stata indiscutibile, scrive che i nostri hanno indicato al calcio francese la via da seguire. « Paris Midi» suona la stessa campana.

Gli elogi (e le critiche) dei quotidiani francesi


Il Chelsea con le maglie a righe del Racing Club de Paris, scelte per non confondere le due squadre.
Il Chelsea con le maglie a righe del Racing Club de Paris,
scelte per non confondere le due squadre.
Il giornale meridiano osserva che il calcio italiano, « veloce, efficace e basato sulle « qualità naturali dei giocatori, mira innanzitutto al risultato, cosa che dimenticano troppo spesso le nostre migliori formazioni». Naturalmente, in questo coro non mancano le voci stonate. Mentre la comunista « Humanité » si inchina e rende omaggio alla superiorità dei nostri calciatori, il cartellista « Oeuvre » schizza veleno da tutti i pori e cerca di sminuire il merito del Bologna, scrivendo che, « poco disposti a fornire degli sforzi continuati, gli inglesi si disinteressarono dell'incontro e del suo esito ». Inutile confutare questa affermazione, che non riposa su alcun fondamento. Essa tradisce soltanto l'insigne malafede dei nemici dell'Italia e la rabbia procurata loro dal suo trionfo. Ad essi dedichiamo le righe seguenti, con le quali, uno dei dirigenti del Chelsea il signor Harold Kinton, esprime nell'« Auto » un'opinione che non è nè favorevole nè contraria agli italiani, ma è semplicemente onesta: « Il Bologna è una bellissima squadra, molto ardente e che pratica un gioco intelligente ed efficacissimo. La sua vittoria è stata regolarissima e meritatissima. Le grandi formazioni continentali hanno fatto molti progressi in questi ultimi tempi e per incontrarle bisogna essere in piena forma ».

Articolo del giornale parigino "Le Matin".
Articolo del giornale parigino "Le Matin".
Il Bologna domina per 4-1 il Sochaux nel Torneo dell'Esposizione

I campioni d'Italia stravincono a Parigi

BOLOGNA: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.

SOCHAUX: Di Lorto; Lalouè, Mattler; Hug, Szabo, Lehmann; Courtois, Abegglen, Lauri, Bradac, Williams.

Parigi, 31 mattino.

Le eliminatorie del torneo calcistico hanno avuto inizio con quattro incontri di cui il principale ha opposto allo Stadio di Colombes il Bologna al Sochaux, una delle migliori squadre francesi del momento. Assistevano alla partita 12.000 spettatori che hanno salutato con una lunga ovazione l'apparire dei nostri giuocatori sul terreno. Nella tribuna ufficiale si trovava il generale Vaccaro, Presidente della F.I.G.C. assieme ad altre personalità.

Angelo Schiavio con il Trofeo dell'Esposizione di Parigi.
Angelo Schiavio con il Trofeo dell'Esposizione di Parigi.
Gli italiani hanno dominato costantemente fin dal principio e nella ripresa non si sono neppure soverchiamente impegnati, accontentandosi di paralizzare le rare iniziative francesi. I nostri atleti si sono mostrati infinitamente più veloci e padroni della palla. Le loro azioni, rapide, precise, erano consacrate al 9' con un punto di Busoni e poi, al 15' con un secondo di Schiavio, fra grandi applausi della folla. Al 31' il Bologna marcava una terza porta, ancora con Schiavio. L'ultimo quarto d'ora del primo tempo vede tuttavia un risveglio dei giuocatori francesi che attaccano con più decisione. La difesa italiana spezza nettamente i loro tentativi. Un giuocatore francese, essendo stato rovesciato da Gasperi l'arbitro fischia il calcio di rigore che Abegglen trasforma. Il secondo tempo conferma la superiorità degli italiani. I giuocatori del Sochaux, demoralizzati, giuocano con minore impegno e la partita perde parecchio in qualità. I nostri atleti tengono sempre l'iniziativa ed il giuoco perciò diventa, in certi momenti, lento. In questa seconda metà solo due giuocatori del Sochaux fanno del loro meglio per tenere testa ai nostri: Abegglen e Courtois. Gli altri praticano un giuoco slegato, privo di sicurezza e inframmezzato da errori. Al 9' il Bologna segna con Sansone una quarta porta e l'incontro si conclude con la vittoria della nostra squadra per 4 a 1. Le altre tre partite hanno opposto il Marsiglia al Chelsea ad Antibes, l'Austria al Leipzig a Le Havre e lo Slavia al Phoebus a Strasburgo. La prima partita è stata giocata accanitamente. Al riposo Chelsea era in vantaggio per 1 a 0, ma alla fine le due squadre erano alla pari. L'arbitro accordò allora un tempo supplementare che però non modifico la situazione. La squadra qualificata per la semifinale resta dunque da designare. Essa lo sarà o per mezzo di sorteggio o con un nuovo incontro. In quanto alle altre due partite l'Austria ha battuto Leipzig per 2 a 0; Slavia ha battuto Phoebus per 2 a 1; fino ad ora dunque le squadre che restano in linea per la semifinale sono Bologna, Austria, Slavia. La nostra squadra per la vittoria di oggi ha subito preso la posizione di favorita per la finale.

Bologna e Chelsea in finale

II torneo calcistico dell'Esposizione

I campioni d'Italia eliminano lo Slavia

BOLOGNA: Ceresoli; Pagotto, Fiorini; Corsi, Andreolo, Montesanto; Fedullo, Sansone, Reguzzoni, Schiavio, Busoni.

SLAVIA: Bures; Fiala, Daucik; Vodicka, Prucka, Truhler; Horak, Vacek, Sobotka, Kopecky, Jezbera.

Lilla, 3 notte.

Bologna - Chelsea 4-1, una fase di gioco in area rossoblù.
Bologna - Chelsea 4-1, una fase di gioco in area rossoblù.
Il Bologna ha battuto oggi lo Slavia per 2 a 0, qualificandosi per la finale del torneo dell'Esposizione. L'incontro si è svolto dinanzi ad un pubblico numerosissimo, che ha seguito con interesse sempre più crescente le varie fasi della partita e alla fine ha applaudito con una lunga ovazione le due squadre. I cecoslovacchi, al fischio d'inizio, si sono lanciati all'attacco con grande foga, riuscendo a portare il gioco in campo italiano. Durante tutto il primo tempo questa situazione non mutò e la difesa rosso bleu ha dovuto lavorare senza tregua. L'attacco dello Slavia è stato estremamente audace e serrato, ma i bolognesi hanno tenuto testa con grande bravura a questo vero e proprio uragano, salvando con calma situazioni che sembravano disperate. Molto ammirato Ceresoli che, fra l'altro, è riuscito ad arrestare due formidabili tiri di Sobotka con due parate stupefacenti. L'inizio della ripresa ha visto ancora i cecoslovacchi lanciati all'offensiva. Essi, però, si erano già abbastanza stancati durante il primo tempo per poter condurre le loro azioni con la medesima foga e con ordine. La squadra ha avuto qualche occasione di segnare, ma non è riuscita nell'intento perchè, in area di rigore, gli attaccanti, anziché aiutarsi, si intralciavano a vicenda. Anche in questa occasione la nostra difesa compì dei miracoli e Ceresoli, tra l'altro, riuscì a bloccare una palla che il pubblico vedeva già in rete. Quando i cecoslovacchi furono sfiancati, i bolognesi, che fino a quel momento avevano osservato una saggia tattica temporeggiatrice, partirono decisamente all'offensiva, conducendo il giuoco a loro piacere. Una impressionante discesa di Reguzzoni al 25' procurò ai rosso-bleu il primo punto. Poco dopo un lungo tiro raso terra portò il pallone dinanzi al portiere dello Slavia. Busoni, che aveva molto ben seguito l'azione, segnò al 43' consolidando il punteggio. Gli ultimi minuti di gioco furono penosi per i cecoslovacchi, che non riuscivano più a fronteggiare il ritmo velocissimo delle azioni bolognesi.

Da "Le Figaro", 3 giugno 1937

FOOTBALL DI FINE STAGIONE

Italiani e Austriaci si incontreranno in finale del Torneo dell'Esposizione?

Le semifinali del Torneo dell'Esposizione saranno giocate oggi: una, a Colombes, vedrà la sfida tra i britannici del Chelsea e gli austriaci dell'Austria, l'altra, a Lille, metterà di fronte i cechi dello Slavia Praga e gli italiani del Bologna. L'incontro di Colombes avrà inizio alle ore 16.30; quello di Lille alle 18. Gli italiani hanno lasciato ieri Parigi alle ore 16.35, dalla stazione Nord per Lille. Tutto fa pensare che gli italiani si qualificheranno. Il compito è più difficile rispetto al match contro il Sochaux però, perché i cechi hanno una squadra di qualità che gioca un calcio efficace. A Colombes, il Chelsea dovrà affrontare l'Austria e si può ipotizzare una vittoria di questi ultimi, i quali giocano un calcio più bello e più potente di quello del Chelsea. Tuttavia, sarà interessante vedere alle prese i due differenti stili di football, quello austriaco e quello inglese, che da alcuni anni si disputano la supremazia in Europa.

Ecco le formazioni di entrambe le squadre: per il Chelsea: portiere: Jackson; terzini: Barkas Barber; centrocampisti: Mitchell, Craig, Weaver, attacco: Spence, Argue, Bambrick, Gibson, Burgess.

Il Chelsea giocherà con i colori royal blu e calzoncini bianchi.

Per l'F. K. Austria: portiere: Zohrer; terzini: Andritz, Szesztak; centrocampo: Adamek, Mölzer, Nausch; attacco: Riegler, Stroh, Sindelar, Jérusulem, Viertl.

Da « La Stampa » del 4 giugno 1937

Burrascoso incontro fra Austria e Chelsea

CHELSEA: Jackson; Barkas, Barber; Mitchell, Craig, Weaver; Argue, Gibson, Spence, Bambrick, Burgess.

AUSTRIA: Zohrer; Sesta, Andritz; Nausch, Molzer, Adamek; Jerusalem, Stroh, Viertl, Sindelar, Riegler.

Il trionfo del Bologna sui giornali italiani.
Il trionfo del Bologna sui giornali italiani.
La seconda partita di semifinale ha avuto luogo allo Stadio di Colombes di Parigi, davanti a pubblico piuttosto scarso. Essa opponeva Chelsea all'Austria. L'Austria era favorito ma gli inglesi hanno vinto per 2 a 0, dopo una partita aspramente disputata, male arbitrata, combattuta spesso e volontieri con modi brutali. I cazzotti e i calci negli stinchi non sono mancati sia nel primo che nel secondo tempo. Primi ad attaccare sono stati gli austriaci; ma la foga e la precisione di giocatori della classe di Sindelar e Stroh non diedero frutti per la mancanza di decisione delle ali. A questa mancanza di coesione i giocatori del Chelsea opposero una sufficiente omogeneità e in questo va ricercata la ragione prima della loro vittoria. Al 20' Argue manda la palla a Bambrick e quest'ultimo, con un tiro improvviso, segna il primo punto. Dopo il successo, gli inglesi ripiegano in difesa, mentre cominciano a volare i cazzotti. Al riposo la situazione è immutata. Alla ripresa le violenze ricominciano ed ad un certo momento l'arbitro rimanda negli spogliatoi l'austriaco Molzer. Malgrado ciò gli austriaci ripartono all'attacco conducendo una serie di azioni che rimangono infruttuose. Tocca invece agli inglesi segnare nuovamente poco dopo: un tiro di Mitchell è ben ripreso da Argue che segna la seconda porta. Le ultime offensive austriache non mutano la situazione e alla fine Chelsea è vincitore per 2 a 0. Per la finale che si disputerà domenica prossima rimangono dunque qualificati Bologna e Chelsea.

Jimmy Argue, Dick Spence, e Billy Mitchell del Chelsea.
FOOTBALL

Il Marsiglia è ELIMINATO dal Torneo dell'Esposizione ... dal sorteggio

Il sorteggio ha deciso ieri sera che il Chelsea giocherà la semifinale del torneo. Il Marsiglia è eliminato. Giovedi le partite si svolgeranno come segue: Chelsea Austria a Colombes, ore 16.30. Bologna-Slavia a Lille (campo OL), alle 18.00. La partita si svolgerà Sabato alle ore 16.30, allo Stade de Paris. La finale si giocherà domenica a Colombes, alle 16.30.

IL TORNEO DI FOOTBALL DELL'ESPOSIZIONE

Da Le Figaro, 4 giugno 1937

Di A.L.

Bologna e Chelsea disputeranno la finale domenica a Colombes

Gli inglesi del Chelsea hanno destato una grande sorpresa eliminando l'Austria Bologna b. Slavia 2-0

Chelsea b. Austria 2-0

Joe Bambrick, grande centravanti  nordirlandese del
Chelsea. Per lui 364 reti in carriera in 299 presenze.
Contrariamente a quello che si pensava, l'Austria non ha superato vittoriosamente la semifinale del Torneo dell'Esposizione. E' stata battuta ieri a Colombes, dalla squadra inglese del Chelsea, per 2 goal a 0, dopo una magnifica partita che i giocatori del Chelsea hanno condotto con grande tecnica, abilità, potenza e soprattutto efficacia. E' stata la sorpresa della giornata, sorpresa che non è stata accettata con sportività dai giocatori austriaci che si sono prodotti in numerose scorrettezze. La violenza di un Sesta, per esempio, o quella di Mölzer - che l'arbitro ha dovuto espellere dal campo nel secondo tempo - ha fatto un'impressione penosa e non ha certamente reso un gran servizio alla propaganda del calcio austriaco. I britannici hanno accolto le "gentilezze" austriache con la classica flemma d'oltremanica. Essi hanno risposto nel modo più elegante, segnando due gol con Bambrick e Mitchell, e sopportando le provocazioni senza batter ciglio. Erano stati un po 'sottovalutati e, senza dubbio, hanno voluto dimostrare in questa sfida tra il calcio continentale e il loro, che quest'ultimo intende mantenere la supremazia. Ecco quindi il Chelsea qualificato per la finale. Incontrerà domenica, a Colombes, gli italiani del Bologna che hanno eliminato ieri, a Lille, i cechi dello Slavia per 2 goal a 0. La sfida sarà interessante da seguire, tra il team ardente e atletico del Bologna e quello del Chelsea, flemmatico e accademico. Noi continuiamo a dare il Bologna come nostro favorito.

IL TORNEO DI FOOTBALL DELL' ESPOSIZIONE TRE SEMIFINALISTE SONO GIA' NOTE

BOLOGNA, AUSTRIA E SLAVIA

Chi tra Marsiglia e Chelsea la sorte designerà per la semifinale?


A Colombes, gli italiani da Bologna hanno destato una magnifica impressione


A.G.C. Bologna b. F. C. Sochaux 4-1

F. K. Austria b. Lipsia 2-0

Slavia Praga b. Phöbus Budapest 2-1
Ol. Marsiglia 1-1 Chelsea Football Club

Da "Le Figaro", 31 maggio 1937


Di A.L.

Il Bologna saluta il pubblico al termine della finale contro il Chelsea.
Il saluto al termine della finale contro il Chelsea.
Il Torneo del'Esposizione è iniziato ieri. Quattro partite sono state giocate a Colombes, Le Havre, Strasburgo e Antibes. A seguito di questi incontri solo tre squadre si sono qualificate per le semifinali: Bologna, Austria e Slavia. La quarta si conoscerà solo oggi, Marsiglia e Chelsea hanno infatti pareggiato dopo i tempi supplementari e il sorteggio deciderà questo pomeriggio la quarta finalista. Le squadre avrebbero dovuto giocare di nuovo giovedì per le semifinali ma si è giustamente pensato che fosse impossibile a causa della temperatura attuale, soprattutto, e per evitare nuovamente i tempi supplementari alle due squadre. In semifinale così troviamo una squadra italiana l'A.G.C. Bologna, in grado di vincere il torneo, una squadra austriaca, l'Austria, una squadra ceca, lo Slavia. Una squadra francese l'Olympique de Marseille, sarà presente in semifinale? Bisogna riconoscere che il Chelsea, la squadra britannica, ha le stesse chances di accedervi. In generale - fatta eccezione per Colombes, dove la superiorità italiana si è affermata gol dopo gol - la sfida è stata combattuta ed è stato solo per il minimo scarto che i vincitori hanno avuto la meglio. A Le Havre, tuttavia, l'Austria è stata superiore per la finezza del suo gioco e ha dominato per lunghi tratti una squadra coraggiosa e determinata come il Lipsia, che ha giocato una partita corretta e piacevole. A Strasburgo, gli ungheresi sono stati eliminati dai cechi dello Slavia, dopo una partita combattuta e per lunghi tratti indecisa.

Vinto da grande squadra


Bologna - Chelsea 4-1, Reguzzoni
nell'area inglese.
A Colombes, gli italiani del Bologna, campioni d'Italia, hanno vinto da grande squadra. Hanno manovrato l'F.C. Sochaux a loro piacimento, imponendogli, ahimè, uno scacco cocente. Lo stile di gioco riflette al meglio la superiorità dei vincitori, le cui qualità atletiche sono state una rivelazione per gli spettatori presenti ... e per il Sochaux. Abbiamo visto nel Bologna una squadra di calcio completa, ardente, veloce, che gioca un calcio semplice, diretto, incisivo, e che ha seminato il panico nella squadra del Sochaux, lenta e messa male in campo. Non è stato certamente il solito Sochaux, quello che si pensava avrebbe potuto fare di meglio di fronte a giocatori di qualità come gli italiani. Né Di Lorto, né Mattler, né Lalloué, né Courtois, né Téletchéa, né Szabo, anche lui, hanno giocato la loro solita partita. Cattiva forma? Il grande caldo? non si sa. Sono stati sempre e costantemente dominati vis-à-vis, nei confronti diretti. Gli italiani si sono imposti di prepotenza. Otto minuti dopo il kick-off, hanno segnato il loro primo gol con Busoni. Otto minuti dopo un secondo e quindici secondi prima del riposo il terzo gol, entrambi non Schiavio. Prima della fine del primo tempo, il Sochaux ha segnato una rete su rigore, rigore discutibile, peraltro. Courtois è stato falciato mentre correva verso la porta, quando la palla era già fuori dalla sua portata e già nelle mani del portiere. Nel secondo tempo, Courtois viene schierato centravanti, una posizione che non dovrebbe mai abbandonare, e il Sochaux ha fatto una migliore impressione, mettendo in apprensione gli italiani. Tuttavia sono ancora questi ultimi che segnano una nuova rete, su un doppio errore di Szabo e Di Lorto. Il Sochaux è battuto, non reagirà più, anche perchè si è trovato di fronte una grande difesa, della quale il portiere Ceresoli è stato l'eroe.

La superiorità del calcio italiano ha sempre nuove conferme

Clamorosa vittoria del BOLOGNA sul SOCHAUX nella giornata d'apertura del TORNEO di PARIGI


Ceresoli in uscita contro il Sochaux.
Ceresoli in uscita contro il Sochaux.
I favori che tra le righe accordavamo al Bologna hanno avuto sul campo la più conmpleta conferma. Contro l'agguerritissimo Sochaux, i campioni d'Italia hanno vinto; e, pur non impegnandosi a fondo, sono stati i soli che hanno saputo far prendere al punteggio un'espressione cospicua. L'Austria e lo Slavia, conforme le previsioni, hanno avuto ragione, sia pur con diversa difficoltà, del Lipsia e del Phoebus; mentre, tra l'Olympique e il Chelsea, che han chiuso alla pari dopo i tempi supplementari, dovrà decidere la sorte quale delle due verrà ammessa alle semifinali. Solo stasera verranno, sempre per sorteggio, designati gli accoppiamenti per le partite di giovedì; ma qualunque sia il nome che uscirà dall'urna per incontrare il Bologna, le probabilità dei nostri rappresentanti, dopo la dimostrazione di forza data ieri a Colombes, sono notevolissime. Formuliamo, da buoni sportivi italiani, un augurio: e cioè che o in semifinale o in finale, i campioni d'Italia abbiano ad incontrare l'Austria. Per due motivi: anzitutto perché riteniamo l'undici di Sindelar il più forte tra i rimasti in gara; poi perché la partita — che avrebbe in certo qual modo anche sapor di rivincita dopo la gara interrotta a Vienna lo scorso aprile — sarebbe un interessante anticipo della Coppa Europa. Nel primo turno, infatti, saranno alle prese proprio l'Austria ed il Bologna.

Solo con un rigore...

BOLOGNA SOCHAUX 4-1 (3-1)

(Busoni, Schiavio 2, Abegglen III, Sansone)

Il Generale Vaccaro ha presenziato all'incontro

PARIGI, 30. I campioni d'Italia sono stati all'altezza della loro reputazione. Contro il Sochaux hanno vinto facilmente senza forzare. Si credeva di avere una battaglia aspramente contesa; e si è avuta invece una partita che ha assunto per i rosso-blu il carattere di un tranquillo galoppo di allenamento. La superiorità di classe del Bologna è stata così netta, da permettere agli italiani di assicurarsi il successo nei primi 30' di giuoco. Durante questo periodo i rosso-blu, pure senza dare massimo rendimento, hanno offerto al pubblico un apprezzato saggio di elegante stile di gioco. Saldo in ogni reparto, Il Bologna ha dato una impressionante dimostrazione di compattezza, e ha trovato ogni spettacolo con una superiorità quasi schiacciante. Un fallo di Gasperi sul finire del primo tempo era finito con un calcio di rigore contro il Bologna, che permetteva al Sochaux di sfuggire al cappotto. Fino dall'8' della ripresa Sansone, con una fucilata da 20 metri, ristabiliva il distacco. Con quest'ultima rete, il Bologna si è ritenuto pago. Da questo momento i bolognesi hanno rallentato la loro insistente pressione, e lasciato briglia sciolta agli avversari, sicuri ormai del successo; ed in previsione della semifinale di giovedì i nostri giocatori non hanno creduto di fare uno spreco di energia superfluo e si sono limitati a contenere col minore sforzo l'impeto offensivo dei rivali.
Il giuoco si è svolto allora in prevalenza in area bolognese impegnando, spesso il duo difensivo, che ha avuto modo di pensare alla propria salvezza.

Un Bologna perfetto 

Fronte della medaglia vinta dal Bologna. Notare
 lo stemma della Federazione francese di calcio.
Limpida è stata in tutto l'incontro la superiorità dei rosso-bleu sia nel controllo della palla che nella precisione dei passaggi e nell'ammirata intelligente impostazione del loro giuoco e la varietà dei loro tiri d'attacco. La squadra, presa nel suo insieme non ha palesato alcuna falla, ogni reparto ha egregiamente assolto il proprio compito, cosicchè l'intero congegno ha funzionato ottimamente. Ceresoli ha lavorato soprattutto nel secondo tempo, con alcune parate a tuffo che hanno strappato gli applausi. I terzini hanno formato una barriera insuperabile, mentre Andreolo, al centro della mediana, ha spadroneggiato a piacimento, ben coadiuvato dai laterali. L'attacco non si è visto in azione che nel primo tempo; poi si è limitato a fare della pura accademia. Busoni è stato il più solido, ma anche Reguzzoni ha avuto momenti felicissimi. Schiavio al centro è apparso distributore accorto ed intelligente prediligendo un giuoco a largo respiro. Ottimo il comportamento degli interni.

Il Sochaux

Retro della medaglia vinta dal Bologna A.G.C.
Del Sochaux v'è ben poco da dire. Ipnotizzato nel primo tempo dal giuoco ubriacante dei bolognesi, non ha reagito che a sprazzi. Al cospetto del nostro attacco, i francesi sono apparsi lenti ed impacciati ed hanno sciupato varie belle occasioni. I goals sono stati segnati in quest'ordine: al 5' da Busoni, dl testa, su passaggio ai Reguzzoni; al 15' da Schiavio, che era stato lanciato da Busoni; al 31' ancora da Schiavio in seguito ad una intesa Fedullo-Reguzzoni; al 39' per il Sochaux da Abegglen su calcio di rigore (in seguito ad atterramento di Courtois ad opera di Gasperi); infine, all'8' della ripresa, da Sansone, che, tolta la palla a Szabo, ha segnato con un tiro da 20 metri. A causa del caldo canicolare, l'affluenza del pubblico è stata inferiore all'attesa. Appena 10 mila persone erano disseminate nelle ampie tribune allo Stadio di Colombes. Nella tribuna d'onore abbiamo notato la presenza del generale Vaccaro. del rappresentanti della nostra Ambasciata, dei Fasci e di varie Autorità francesi. Il pubblico ha fatto ai nostri giuocatori le più cordiali accoglienze.

I risultati delle altre partite 

PARIGI, 30. Le altre partite del torneo dell'Esposizione, hanno dato i seguenti risultati. LE HAVRE: Austria batte Lipsia 2-0. STRASBURGO: Slavia batte Phoebus 2-1. ANTIBO: Marsiglia - Chelsea 1-1 (dopo i tempi supplementari). Nella giornata di domani alla sede della Federazione Francese di Calcio avrà luogo l'estrazione a sorte per gli accoppiamenti delle semifinaliste. Anche la semifinalista data dalla partita di Antibo, terminata alla pari, non sarà nota che domani sera, dopo cioè che, sempre nella sede della F. F. Calcio si procederà al sorteggio tra l'Olympique Marsiglia ed il Chelsea.

Il Trofeo dell'Esposizione di Parigi del 1936-1937




Bel video girato a casa Schiavio, dove era custodito il leggendario Trofeo dell'Esposizione Internazionale di Parigi, vinto dal Bologna contro gli inglesi del Chelsea per 4 a 1. Il torneo, che si svolse nelle città di Le Havre, Strasburgo, Antibes, Lilla e Parigi, dal 30 maggio al 6 giugno del 1937, in occasione della grande esposizione parigina «Arts et Techniques dans la Vie moderne», vide la partecipazione delle seguenti squadre:

FK Austria Wien (Seconda nel campionato 1936-1937 e
vincitrice della Coppa Europa Centrale 1936)
SK Slavia Praha (Campione nazionale 1936-1937)
Chelsea F.C. (13° nel campionato inglese 1936-1937)
Olympique de Marseille (Campione nazionale 1936-1937)
F.C. Sochaux-Montbéliard (vincitore della Coppa di Francia e secondo in campionato 1936-1937)
VfB Leipzig (vincitore della Coppa di Germania 1935-1936)
Phöbus F.C. Budapest (Quarto nel campionato ungherese 1936-1937)
Bologna F.C. (Campione d'Italia 1936-1937)

Il Bologna si sbarazzò in finale del Chelsea (reduce da due campionati terminati con un 8° - a soli 2 punti dal grande Arsenal di Ted Drake, Eddie Hapgood e Alex James, vincitore della FA Cup - e un 13° posto in First Division, la "Serie A" inglese) praticamente al completo. Uniche assenze veramente di rilievo tra i britannici: il grande portiere Vic Woodley - 19 volte nazionale inglese -, sostituito da John Jackson, già portiere titolare della Nazionale scozzese; e quella del bomber George R. Mills, cannoniere della squadra, sostituito da una leggenda del calcio irlandese e britannico: Joe Bambrick, 364 gol in 299 presenze in carriera (!).