Bel video girato a casa Schiavio, dove era custodito il leggendario Trofeo dell'Esposizione Internazionale di Parigi, vinto dal Bologna contro gli inglesi del Chelsea per 4 a 1. Il torneo, che si svolse nelle città di Le Havre, Strasburgo, Antibes, Lilla e Parigi, dal 30 maggio al 6 giugno del 1937, in occasione della grande esposizione parigina «Arts et Techniques dans la Vie moderne», vide la partecipazione delle seguenti squadre:
Il biglietto della finale. Coll. Battacchi. |
vincitrice della Coppa Europa Centrale 1936)
SK Slavia Praha (Campione nazionale 1936-1937)
Chelsea F.C. (13° nel campionato inglese 1936-1937)
Olympique de Marseille (Campione nazionale 1936-1937)
F.C. Sochaux-Montbéliard (vincitore della Coppa di Francia e secondo in campionato 1936-1937)
VfB Leipzig (vincitore della Coppa di Germania 1935-1936)
Phöbus F.C. Budapest (Quarto nel campionato ungherese 1936-1937)
Bologna F.C. (Campione d'Italia 1936-1937)
Il Bologna si sbarazzò in finale del Chelsea (reduce da due campionati terminati con un 8° - a soli 2 punti dal grande Arsenal di Ted Drake, Eddie Hapgood e Alex James, vincitore della FA Cup - e un 13° posto in First Division, la "Serie A" inglese) praticamente al completo. Uniche assenze veramente di rilievo tra i britannici, il grande portiere Vic Woodley - 19 volte nazionale inglese -, sostituito da John Jackson, già portiere titolare della Nazionale scozzese, e quella del bomber George R. Mills, cannoniere della squadra, sostituito da una leggenda del calcio irlandese e britannico: Joe Bambrick, 364 gol in 299 presenze in carriera (!).
Sfida ai "maestri".
Nell'estate del '37, fresco campione d'Italia per la quarta volta, il Bologna venne invitato a Parigi per il torneo de L'Exposition internationale « Arts et Techniques dans la Vie moderne » . Al torneo parteciparono otto squadre, alcune delle quali l'aristocrazia del calcio europeo dell'epoca: Austria Vienna e Slavia Praga. Per la prima volta nella storia, forse intimoriti dai primi scricchiolii della Nazionale dopo le non esaltanti figure di metà anni '30 contro Italia, Austria, Cecoslovacchia e Spagna, partecipano a un torneo ufficiale internazionale i "maestri" inglesi, gli inventori del football moderno, che inviarono a Parigi come rappresentante ufficiale il glorioso Chelsea, formazione di media alta classifica nell'allora First Division (la massima divisione inglese), reduce da un ottavo e un tredicesimo posto nelle precedenti due stagioni. I britannici giunsero a Parigi quasi al completo, le uniche assenze veramente di peso furono il portiere Vic Woodley - nazionale inglese -, e il centravanti George Mills, anch'esso nazionale inglese e topscorer - uno dei più prolifici nella storia dei "blues" di Stamford Bridge - della squadra. Non mancarono ovviamente le squadre di casa, rappresentate dal F.C. Sochaux - forte di alcuni nazionali francesi, tra cui il portiere Laurent Di Lorto, e del grande campione svizzero André "Trello" Abegglen -, detentore della Coppa di Francia, e dall'Olympique de Marseille campione di Francia. I rosso-blu misero subito in mostra la loro classe: eliminarono il Sochaux (4-1) tra la costernazione degli astanti, poi (2-0) anche ai danubiani dello Slavia Praga. La finale vide il Bologna affrontare i "blues" del Chelsea. Questa la formazione petroniana: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni. Quest'ultimo era in gran forma - come spesso gli capitava durante le coppe internazionali - e mise a segno una doppietta: finì 4-1, un trionfo. In questa pagina è riportato anche il resoconto di Gabriel Hanot, inviato del «Miroir des Sports» e ideatore a metà degli anni Cinquanta della « Coppa dei Campioni » e del « Pallone d'oro ». Da sottolineare che parecchie partite, compresa la finale tra Bologna e Chelsea, si disputarono nel leggendario stadio parigino di "Colombes", tempio di football e rugby, dove l'Italia si laureò Campione del Mondo nel 1938. Colombes divenne celebre al grande pubblico negli anni '80, quando venne inserito come campo di sfida parigino tra tedeschi e alleati dal regista John Houston, in alcune riprese del film "Fuga per la vittoria" - in realtà le tribune usate nel film furono quelle dello stadio oggi dedicato a "Nandor Hidegkuti", a Budapest -, con protagonisti Pelè, Bobby Moore, Osvaldo Ardiles e un giovane Sly Stallone.
Il Torneo dell'Esposizione sarà favorevole alle squadre francesi?
BOLOGNA A.G.C. CONTRO F.C. SOCHAUX QUESTO POMERIGGIO A COLOMBES
Il torneo dell'Esposizione inizierà questo pomeriggio sotto il segno del caldo. I giocatori non saranno entusiasti di giocare 90 minuti in queste condizioni, considerando che in questo periodo dell'anno dovrebbero essere in pantaloni e camicia chiara o in piscina. I primi incontri si giocheranno oggi a Le Havre, Antibes, Strasburgo e Colombes, dove il F. C. Sochaux incontrerà il Bologna A. G. C., campione d'Italia. Cosa faranno i vincitori della Coppa di Francia contro la miglior squadra italiana? Sono capaci di fare bella figura, soprattutto dal momento che ricevono un sostegno prezioso da parte di molti giocatori stranieri. E' possibile che una squadra francese faccia una figura eccellente in questa competizione, senza che si possano trarre utili insegnamenti sul valore attuale del calcio francese.
Le due squadre saranno le seguenti:
Per il Bologna A. G. C. - Portiere: Ceresoli; Backs: Fiorini, Gasperi; Centrocampisti: Montesanto, Andreolo, Corsi; Attaccanti: Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.
Il Bologna giocherà in maglia rossa e blu.
F. C. Sochaux. Portiere : Di Lorto; Backs: Mattler, Laloue; Centrocampo: Hug, Szabo, Lehmann; Attaccanti: Courtois, Abegglen, Bradac, Telechea, Williams.
Calcio d'inizio alle 15
Arbitro: M. Turfkruyer (Belgio)
Bologna - Chelsea 4-1, 6 giugno 1937
UNA LEZIONE DI STILE, UN'ESIBIZIONE DI FORZA.
Di Gabriel Hanot
Il Sochaux ritratto nell'estate del 1937. |
Il secondo gol.
Il secondo goal, ottenuto al 20' dall'ala destra Busoni, e il terzo, dell'ala sinistra Reguzzoni al 30', hanno tradotto in punteggio questa enorme differenza di stile ricompensando la classe e la vitalità a detrimento del lavoro artigiano del Chelsea. Alla fine del primo tempo, il Bologna conduceva per 3-0 e aveva confermato l'opinione che il calcio italiano sia il più efficace d'Europa, irresistibile in attacco come in difesa. Alla ripresa, scontata la reazione inglese, rintuzzata con metodo da avversari più mobili, più abili nei contrasti e nel tiro, più veloci a sganciarsi e aggredire. Al 72' Reguzzoni consolidava il successo, meglio, il trionfo italiano con il quarto goal. Sei minuti più tardi Weaver salvava l'onore del football insulare con un goal bello, ma solitario. L'arbitro, l'energico signor Leclercq, ha dovuto fare appello a tutta la sua autorità per reprimere il tentativo dei giocatori di trasformarsi in belligeranti. Peccato per le baruffe: bisogna saper vincere, ma anche perdere. Resta da sottolineare come del molto calcio visto in questi giorrni, al torneo, soprattutto quello italiano abbia stupito i purtropppo pochi spettatori del torneo per la perfetta fusione del gioco dei tre uruguayani (Andreolo, Sansone e Fedullo) con quello degli altri giocatori del Bologna, in niente inferiori ai campioni sudamericani.
Da "Le Figaro", 6 giugno 1937
Questo pomeriggio a COLOMBES Gli inglesi del Chelsea riusciranno a vincere la finale del Torneo dell'Esposizione contro gli italiani del Bologna?
Il portiere del Sochaux Di Lorto e Giovanni Busoni. |
Un'altra sconfitta per l'Austria
Per il terzo e il quarto posto del torneo dell'Esposizione, lo Slavia Praga e l'Austria si sono incontrate, ieri pomeriggio, allo Stade de Saint-Ouen, davanti a diverse migliaia di spettatori. Gli austriaci, che erano i favoriti del torneo, e che erano già stati sconfitti dal Chelsea, hanno dovuto, nuovamente, inchinarsi. I cechi hanno vinto per 3 reti a 0. Va notato che entrambe le squadre sembravano stanche. Tuttavia, in diverse occasioni, la partita è stata funestata dal gioco scorretto e l'Austria ha finito la partita con nove uomini in campo
Dopo il Bologna non è piu' possibile discutere. Il calcio Italiano è sempre primo.
di Enzo Arnaldi
Il Bologna festeggia le vittoria del torneo di Parigi. Per gentile concessione di "Atleti ed Eroi". |
La grande vittoria
Grande, bellissima vittoria, quella dei rossoblu. Per molte ragioni. Innanzi tutto per la forza e la fama degli avversari che l'hanno contrastata, eppoi perchè felicissima come « tempo » e come « luogo ». I nomi delle squadre che partecipavano al torneo parigino li conoscete. Si tratta dell'aristocrazia del calcio danubiano e britannico, oltre che di quello di Francia. Per uscire con l'aureola del trionfo da simile battaglia bisogna avere le ossa dure, i muscoli sciolti, i nervi saldi e lo spirito ad alta temperatura. Il Bologna ci sa stare in questi ambienti... surriscaldati. Lo dimostrano i suoi due successi in Coppa Europa. Lo conferma quello di Parigi. La strada non è stata cosparsa di rose per i bolognesi. Dapprima ebbero a che fare con la più coriacea delle squadre di Francia, il Sochaux: superata con un balzo maestro. Poi si trovarono di fronte i boemi dello Slavia, i rappresentanti di quella roccaforte calcistica che da pochi giorni appena era capitolata all'assalto del calcio italiano: due stoccate di Busoni e la questione fu appianata. Ieri, infine, nella lotta estrema, era in campo la rappresentante di quel gioco inglese che troppo si gloria del successo di Higbhury: il risultato lo sapete, i rossoblu passarono in bellezza per uno scarto di gol di 4 a 1. Queste le tre tappe per cui il Bologna giunse al trionfo. Si tratta di pochi dati scabri, anche se sufficienti. Qualora, però, li voleste adornare di qualche altro rilievo, potete sempre ricordare che, mentre il Bologna arrivò alla finale sempre vincendo, il Chelsea superò il primo turno per il gioco della fortuna, per l'estrazione a sorte, e che lo Slavia, battuto dal Bologna, battè l'Austria, piegato dal Chelsea, ottenendo il terzo posto.
Il Chelsea a Parigi per vincere.
Sono rilievi che hanno il loro significato. E non crediate che il Chelsea fosse a Parigi per fare una di quelle gite di esibizione tanto care ai professionisti inglesi, quando varcano la Manica. Il Chelsea era a Parigi per vincere, è non per intascare la trasferta. Ricapitolato tutto questo, il trionfo dei campioni d'Italia acquista un significato definitivo e dimostra che non è soltanto per divertirci in famiglia che ci sentiamo di possedere i più forti calciatori d'Europa, anche se abbiamo la certezza di non attraversare il periodo calcistico più felice. Dopo i risultati di Parigi e di Lilla, crediamo che di « discussioni » non se ne possano più fare troppe! Con la nuova bellissima affermazione del calcio italiano abbiamo, intanto, quella particolare del Bologna. Siamo dei vecchi amici dei bolognesi, i primi che hanno riconosciuto in essi la più forte formazione della stagione nazionale. Le notizie dalla Francia non ci giungono, quindi, se non come gradita conferma a quanto da mesi andiamo sostenendo. Anche nei particolari il torneo parigino viene a darci ragione, poiché in esso sono rifulse quelle doti che nei rossoblu sempre abbiamo segnalato come primissime fra le altre molte: la forza morale e la tendenza a concretizzare con ogni mezzo la possibilità del gioco. Schiavio ha ancora potenziato queste doti e il fatto che a tradurre nella realtà del gol la superiorità dell'azione siano state sovente le due ali, Busoni e Reguzzoni, proclama la suprema praticità del gioco bolognese. E, siccome quel che conta, specialmente all'estero, è vincere, ciò suona come massimo elogio alla squadra che si fregia giustamente del titolo di campione d'Italia. Il torneo parigino, intanto, oltre che a toglier di mezzo ogni « discussione » sul calcio italiano, è servito anche a mettere in chiaro qualche dubbio che, con troppa fretta, era staio raccolto al di là dei confini su quella che è la correttezza dei nostri giocatori. Proseguendo nel sistema, ormai, ben conosciuto, di addossare la colpa di ogni incidente agli « azzurri », dopo la burrascosa partita di Vienna, erano state dette troppe cose sulla « violenza » dei calciatori di Pozzo. Per fortuna, erano, poi, venuti gli incontri di Torino (Ungheria), Praga ed Oslo ad affermare che gli « azzurri » giocano lealmente e non battagliano con ogni mezzo. I giornali ungheresi, cecoslovacchi a svedesi erano stati, al riguardo, assai precisi.
Il Chelsea a Parigi per vincere.
Sono rilievi che hanno il loro significato. E non crediate che il Chelsea fosse a Parigi per fare una di quelle gite di esibizione tanto care ai professionisti inglesi, quando varcano la Manica. Il Chelsea era a Parigi per vincere, è non per intascare la trasferta. Ricapitolato tutto questo, il trionfo dei campioni d'Italia acquista un significato definitivo e dimostra che non è soltanto per divertirci in famiglia che ci sentiamo di possedere i più forti calciatori d'Europa, anche se abbiamo la certezza di non attraversare il periodo calcistico più felice. Dopo i risultati di Parigi e di Lilla, crediamo che di « discussioni » non se ne possano più fare troppe! Con la nuova bellissima affermazione del calcio italiano abbiamo, intanto, quella particolare del Bologna. Siamo dei vecchi amici dei bolognesi, i primi che hanno riconosciuto in essi la più forte formazione della stagione nazionale. Le notizie dalla Francia non ci giungono, quindi, se non come gradita conferma a quanto da mesi andiamo sostenendo. Anche nei particolari il torneo parigino viene a darci ragione, poiché in esso sono rifulse quelle doti che nei rossoblu sempre abbiamo segnalato come primissime fra le altre molte: la forza morale e la tendenza a concretizzare con ogni mezzo la possibilità del gioco. Schiavio ha ancora potenziato queste doti e il fatto che a tradurre nella realtà del gol la superiorità dell'azione siano state sovente le due ali, Busoni e Reguzzoni, proclama la suprema praticità del gioco bolognese. E, siccome quel che conta, specialmente all'estero, è vincere, ciò suona come massimo elogio alla squadra che si fregia giustamente del titolo di campione d'Italia. Il torneo parigino, intanto, oltre che a toglier di mezzo ogni « discussione » sul calcio italiano, è servito anche a mettere in chiaro qualche dubbio che, con troppa fretta, era staio raccolto al di là dei confini su quella che è la correttezza dei nostri giocatori. Proseguendo nel sistema, ormai, ben conosciuto, di addossare la colpa di ogni incidente agli « azzurri », dopo la burrascosa partita di Vienna, erano state dette troppe cose sulla « violenza » dei calciatori di Pozzo. Per fortuna, erano, poi, venuti gli incontri di Torino (Ungheria), Praga ed Oslo ad affermare che gli « azzurri » giocano lealmente e non battagliano con ogni mezzo. I giornali ungheresi, cecoslovacchi a svedesi erano stati, al riguardo, assai precisi.
Il giudizio degli altri.
A Parigi la luce è stata fatta. Mentre il Bologna ha vinto sfruttando le soli armi tecniche, l'Austria... ha perso scalciando a più non posso. Sull'argomento non sarà male citare qualche passo dell'Auto nell'incontro Chelsea-Austria. Eccovelo, alla rinfusa: « I giocatori viennesi non seppero reagire che violando largamente le regole del gioco leale », se l'arbitro fosse intervenuto a tempo « avrebbe evitato all'irascibile Sesta le ridicole provocazioni che prodigò ai suoi avversari, a Adamek di lanciarsi sull'ala sinistra inglese per colpirla con la testa », « Jerusalem pensò troppo, come Sesta e Molzer, a mettere fuori combattimento i suoi avversari ». « Dei viennesi non penso niente — ha, poi, detto il capitano del Chelsea —. Ricordo solo che, essendo a Vienna tre settimane fa, ho assistito all'incontro Austria-Rapid, e che l'arbitro ha dovuto interrompere la partita, poiché il Rapid non contava più che su sei giocatori: tre erano feriti e due erano stati espulsi... ». Jerusalem, Sesta, mettere fuori combattimento gli avversari, ridicole provocazioni, lanciarsi sull'ala sinistra, violare le regole del gioco, interrompere la partita, giocatori feriti ed espulsi... Oh! Quanto tutto ciò ci ricorda i resoconti dei nostri colleghi presenti alla burrascosa partita di Vienna!... Ma... gli « scarponi » siamo noi. Quanto è mai stato istruttivo e chiarificatore per tutto questo il torneo di Parigi, dove il calcio italiano ha trionfato su tutta la linea! Quel calcio italiano che, proprio mentre coglieva il suo ennesimo successo internazionale, completava la sua pattuglia per affrontare le imminenti contese della Coppa Europa. Proprio ieri, infatti, a Firenze il Genova ha conquistato la Coppa Italia e si è assicurata la partecipazione, con Bologna e Lazio, al massimo torneo calcistico annuale.
Da "Le Figaro", 7 giugno 1937
Il TORNEO DI FOOTBALL DELL'ESPOSIZIONE E' TERMINATO
In finale, il Bologna si impone per 4 reti a 1 sul Chelsea che è stato battuto in tecnica, velocità e qualità atletiche
La potenza, la decisione e il coraggio dei giocatori italiani hanno seminato il panico nella squadra britannica
di André Reichel
Lille, 3 giugno 1937, Bologna - Slavia Praga 2-0. |
I francesi ammettono la superiorità bolognese.
A questo proposito, sarebbe bene che da questo lato delle Alpi ci si rendesse conto del valore dei calciatori italiani. Prima della partita, Di Lorto, il portiere del F. C. Sochaux, che aveva incontrato la domenica precedente i giocatori di Bologna, mi ha detto: "Io non credo che questo sia il vero valore del Bologna. La vittoria di domenica scorsa è dovuta principalmente al fatto che il Sochaux ha giocato molto male". Pochi minuti dopo, Di Lorto si è convinto del suo errore? E quanti dirigenti ed esperti di calcio che la pensano come lui, si saranno veramente convinti ? La partita Francia-Italia si giocherà all'inizio della prossima stagione. Il risultato di ieri ci ha mostrato il calcio italiano come noi sospettavamo, certo, ma è sembrato molto più atletico di quello che pensavamo. Per affrontare questi atleti, troveremo una squadra francese competitiva per rivaleggiare al loro livello? Sarà necessario mettere in campo giocatori veloci, potenti, atletici, ottimi calciatori. Di qualità, insomma, quello che cerchiamo invano da diversi anni nelle nostre squadre nazionali. La partita Francia-Italia si annuncia molto difficile per i nostri colori.
La partita
I primi dieci minuti hanno visto la manovra britannica, molto brillante e ispirata, disporre dei loro avversari. Ma essi sono riusciti ad organizzarsi e a prendere il comando del gioco. Più veloci e soprattutto più determinati, gli italiani si sono imposti nettamente. Su un errore grossolano del terzino Barkas, Reguzzoni ha aperto le marcature. Sei minuti dopo Busoni ha segnato il secondo gol. Prima della pausa, Reguzzoni ha realizzato un terzo gol. Nella ripresa il Bologna, forte dei suoi tre gol di vantaggio, si rilassa. Gli inglesi ne approfittano per prendere il controllo del gioco, ma si trovano di fronte la difesa arcigna del Bologna, nella quale Ceresoli e Gasperi si distinguono particolarmente. E proprio in questa fase della partita che gli italiani segnano una nuova rete con Reguzzoni. Prima della fine, il Chelsea salva l'onore a seguito di una bella azione personale di Weaver. I migliori del Bologna sono stati Ceresoli, Reguzzoni, Sansone e Andreolo e Fedullo. Si noti che questi tre giocatori sono sudamericani. Il Chelsea ha profondamente deluso. Solo Argue e Weaver sono stati all'altezza della loro fama. Gli altri hanno commesso errori grossolani, come non siamo abituati a vedere nelle squadre britanniche.
Il trofeo messo in palio dal quotidiano sportivo "L'Auto". |
Riconferma di supremazia europea.
BOLOGNA: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.
CHELSEA: Jackson; Barkas, Barber, Mitchell, Craig, Weaver, Spence, Argue, Bambrick, Gibson, Reid.
Arbitro: il francese Leclercq.
Parigi, 7 mattino.
Lo stadio di Colombes a Parigi, dove si giocò la finale. |
Applausi per il Bologna.
Schiavio contro il Sochaux; a destra Abegglen. |
In campo una sola squadra: il Bologna.
Gli inglesi seguono con fatica l'andatura rapida dei nostri e il riposo giunge lasciando le cose come stavano: Bologna 3, Chelsea 0. Alla ripresa Chelsea attacca ma senza pericolo e l'impressione lasciata dai giocatori britannici è francamente mediocre. Bologna ritorna alla carica e, senza forzare per nulla, riprende la direzione delle operazioni. Il giuoco comincia a diventare pesante. Busoni Weaver si azzuffano e l'arbitro linterviene per far tornare la calma. La volontà degli inglesi di segnare a ogni costo è evidente. Essi cominciano visibilmente a perdere il controllo dì loro stessi e le loro azioni restano sempre inefficaci e costellate di errori. Un quarto d'ora passa senza che la mischia dia luogo ad alcun risultato. In campo la tensione rimane seria e l'arbitro deve continuamente intervenire perchè gli sgambetti cessino e il giuoco non degeneri. I nostri ormai hanno di fronte degli avversari sfiancati, privi di controllo che manovrano disordinatamente. Reguzzoni sceglie questo momento e al 20.o minuto, scattando, marca il quarto punto per il Bologna. Sul terreno, in definitiva, non c'è che una sola squadra e probabilmente è l'eccessiva fiducia dei nostri che permette al 33.o minuto agli inglesi di marcare la sola porta al loro attivo. Il punto è segnato da Weaver con un tiro che Ceresoli non riesce a parare. Il resto della partita non apporta modifiche alla situazione. Il Bologna domina sino alla fine e vince per 4 a 1. « Gli inglesi sono stati superati in velocità », scrive il « Paris Soir », e la loro abilità di manovratori è stata battuta in breccia da uomini più decisi e più volitivi. Il Bologna ha ben meritato dal calcio italiano: anzitutto perchè, tecnicamente parlando, si è mostralo la migliore squadra del torneo e, dopo l'Arsenal, la formazione che a Parigi ha fatto la migliore impressione; in secondo luogo perchè i giuocatori hanno sempre praticato un giuoco corretto, ciò che non è stato il caso di tutte le squadre ingaggiate nel torneo.
Da « La Stampa », 8 giugno 1937
Il trionfo del Bologna
« La prima squadra d'Europa ».
Calciatori d'Italia all'Estero
Parigi, 7 notte.
I tecnici del calcio dei quotidiani parigini commentano lungamente la vittoria riportata dal Bologna allo Stadio di Colombes. L'alto valore della squadra italiana è messo in rilievo nei loro articoli, in contrapposto alla scarsa efficenza di quella britannica che ha provocato nel pubblico, come negli specialisti, una grande delusione. Per l'«Auto» ieri, a Colombes, si sono urtati due metodi differenti di praticare il calcio ed è il latino che ha avuto nettamente il sopravvento. « Il giuoco libero, rapido della squadra campione d'Italia ha preso subito il vantaggio sul calcio classico dei giocatori britannici del Chelsea, schiavi assoluti del sistema di giuoco che si è generalizzato oltre Manica e che si è cercato di applicare integralmente in Francia durante la scorsa stagione. La coppa dell'« Auto » è stata dunque attribuita al Bologna e ciò è perfettamente giusto perchè la sua squadra ha, nell'insieme dell'incontro, manifestato una evidente superiorità sulla formazione londinese, superiorità che è affermata dal punteggio, perchè dopo i 90 minuti di giuoco la tabella dava il Bologna con 4 e il Chelsea con 1 ».
Vittoria meritata
Il giornale di Desgrange passa poi ad elogiare gli uomini del Bologna che più si distinsero nella partita di ieri: «Busoni a destra e Reguzzoni a sinistra giocarono ieri come dei campioni. Veloci, precisi, decisi, e molto bene inspirati, Busoni e Reguzzoni furono sempre pericolosi quando la palla si trovava in loro possesso ». Il « Paris Soir » afferma che i palloni di Schiavio sono proiettili di cannone. Il « Matin » abbonda ancora di più negli elogi scrivendo che: «Il Bologna è una grande e bella squadra che meritava la vittoria nel torneo dell'Esposizione. Dinnanzi al Sochaux, allo Slavia e al Chelsea essa ha dato prova di grande correttezza, del migliore spirito sportivo senza contare che essa possiede una tecnica e un allenamento che la piazzano come prima squadra d'Europa ». Dal canto suo il « Jour », dopo aver elogiato il Bologna, non manca di notare il nervosismo e la scarsa correttezza dei calciatori britannici e scrive che essi, « irritati dal primo punto marcato dagli italiani, decisero di punirli per questa netta lesa maestà. «Essi ci offrirono allora una dimostrazione di tutti i trucchi, di tutti i colpi proibiti che costituiscono il bagaglio dei contrabbandieri del calcio. Sgambetti, pugni nella schiena, calci negli stinchi, tutta la gamma di quanto non si deve fare venne utilizzata da essi. Gli italiani, che hanno le caviglie suscettibili come l'amor proprio, reagirono violentemente ma senza trascurare la palla di cui fecero uso brillantissimo ». Gli altri commenti sono in generale nello stesso senso. Alcuni giornali però commentano l'incontro di ieri da un punto di vista interessante da segnalare. Il « Petit Journal », ad esempio, dopo aver notato che la superiorità italiana è stata indiscutibile, scrive che i nostri hanno indicato al calcio francese la via da seguire. « Paris Midi» suona la stessa campana.
Gli elogi (e le critiche) dei quotidiani francesi
Il giornale meridiano osserva che il calcio italiano, « veloce, efficace e basato sulle « qualità naturali dei giocatori, mira innanzitutto al risultato, cosa che dimenticano troppo spesso le nostre migliori formazioni». Naturalmente, in questo coro non mancano le voci stonate. Mentre la comunista « Humanité » si inchina e rende omaggio alla superiorità dei nostri calciatori, il cartellista « Oeuvre » schizza veleno da tutti i pori e cerca di sminuire il merito del Bologna, scrivendo che, « poco disposti a fornire degli sforzi continuati, gli inglesi si disinteressarono dell'incontro e del suo esito ». Inutile confutare questa affermazione, che non riposa su alcun fondamento. Essa tradisce soltanto l'insigne malafede dei nemici dell'Italia e la rabbia procurata loro dal suo trionfo. Ad essi dedichiamo le righe seguenti, con le quali, uno dei dirigenti del Chelsea il signor Harold Kinton, esprime nell'« Auto » un'opinione che non è nè favorevole nè contraria agli italiani, ma è semplicemente onesta: « Il Bologna è una bellissima squadra, molto ardente e che pratica un gioco intelligente ed efficacissimo. La sua vittoria è stata regolarissima e meritatissima. Le grandi formazioni continentali hanno fatto molti progressi in questi ultimi tempi e per incontrarle bisogna essere in piena forma ».
Vittoria meritata
Bologna - Chelsea 4-1, Reguzzoni in azione. |
Gli elogi (e le critiche) dei quotidiani francesi
Il Chelsea con le maglie a righe del Racing Club de Paris, scelte per non confondere le due squadre. |
Articolo del giornale parigino "Le Matin". |
I campioni d'Italia stravincono a Parigi
BOLOGNA: Ceresoli; Fiorini, Gasperi; Montesanto, Andreolo, Corsi; Busoni, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni.
SOCHAUX: Di Lorto; Lalouè, Mattler; Hug, Szabo, Lehmann; Courtois, Abegglen, Lauri, Bradac, Williams.
Parigi, 31 mattino.
Le eliminatorie del torneo calcistico hanno avuto inizio con quattro incontri di cui il principale ha opposto allo Stadio di Colombes il Bologna al Sochaux, una delle migliori squadre francesi del momento. Assistevano alla partita 12.000 spettatori che hanno salutato con una lunga ovazione l'apparire dei nostri giuocatori sul terreno. Nella tribuna ufficiale si trovava il generale Vaccaro, Presidente della F.I.G.C. assieme ad altre personalità.
Gli italiani hanno dominato costantemente fin dal principio e nella ripresa non si sono neppure soverchiamente impegnati, accontentandosi di paralizzare le rare iniziative francesi. I nostri atleti si sono mostrati infinitamente più veloci e padroni della palla. Le loro azioni, rapide, precise, erano consacrate al 9' con un punto di Busoni e poi, al 15' con un secondo di Schiavio, fra grandi applausi della folla. Al 31' il Bologna marcava una terza porta, ancora con Schiavio. L'ultimo quarto d'ora del primo tempo vede tuttavia un risveglio dei giuocatori francesi che attaccano con più decisione. La difesa italiana spezza nettamente i loro tentativi. Un giuocatore francese, essendo stato rovesciato da Gasperi l'arbitro fischia il calcio di rigore che Abegglen trasforma. Il secondo tempo conferma la superiorità degli italiani. I giuocatori del Sochaux, demoralizzati, giuocano con minore impegno e la partita perde parecchio in qualità. I nostri atleti tengono sempre l'iniziativa ed il giuoco perciò diventa, in certi momenti, lento. In questa seconda metà solo due giuocatori del Sochaux fanno del loro meglio per tenere testa ai nostri: Abegglen e Courtois. Gli altri praticano un giuoco slegato, privo di sicurezza e inframmezzato da errori. Al 9' il Bologna segna con Sansone una quarta porta e l'incontro si conclude con la vittoria della nostra squadra per 4 a 1. Le altre tre partite hanno opposto il Marsiglia al Chelsea ad Antibes, l'Austria al Leipzig a Le Havre e lo Slavia al Phoebus a Strasburgo. La prima partita è stata giocata accanitamente. Al riposo Chelsea era in vantaggio per 1 a 0, ma alla fine le due squadre erano alla pari. L'arbitro accordò allora un tempo supplementare che però non modifico la situazione. La squadra qualificata per la semifinale resta dunque da designare. Essa lo sarà o per mezzo di sorteggio o con un nuovo incontro. In quanto alle altre due partite l'Austria ha battuto Leipzig per 2 a 0; Slavia ha battuto Phoebus per 2 a 1; fino ad ora dunque le squadre che restano in linea per la semifinale sono Bologna, Austria, Slavia. La nostra squadra per la vittoria di oggi ha subito preso la posizione di favorita per la finale.
Angelo Schiavio con il Trofeo dell'Esposizione di Parigi. |
II torneo calcistico dell'Esposizione
I campioni d'Italia eliminano lo Slavia
BOLOGNA: Ceresoli; Pagotto, Fiorini; Corsi, Andreolo, Montesanto; Fedullo, Sansone, Reguzzoni, Schiavio, Busoni.
SLAVIA: Bures; Fiala, Daucik; Vodicka, Prucka, Truhler; Horak, Vacek, Sobotka, Kopecky, Jezbera.
Lilla, 3 notte.
Bologna - Chelsea 4-1, una fase di gioco in area rossoblù. |
Da "Le Figaro", 3 giugno 1937
FOOTBALL DI FINE STAGIONE
Italiani e Austriaci si incontreranno in finale del Torneo dell'Esposizione?
Le semifinali del Torneo dell'Esposizione saranno giocate oggi: una, a Colombes, vedrà la sfida tra i britannici del Chelsea e gli austriaci dell'Austria, l'altra, a Lille, metterà di fronte i cechi dello Slavia Praga e gli italiani del Bologna. L'incontro di Colombes avrà inizio alle ore 16.30; quello di Lille alle 18. Gli italiani hanno lasciato ieri Parigi alle ore 16.35, dalla stazione Nord per Lille. Tutto fa pensare che gli italiani si qualificheranno. Il compito è più difficile rispetto al match contro il Sochaux però, perché i cechi hanno una squadra di qualità che gioca un calcio efficace. A Colombes, il Chelsea dovrà affrontare l'Austria e si può ipotizzare una vittoria di questi ultimi, i quali giocano un calcio più bello e più potente di quello del Chelsea. Tuttavia, sarà interessante vedere alle prese i due differenti stili di football, quello austriaco e quello inglese, che da alcuni anni si disputano la supremazia in Europa.
Il Chelsea giocherà con i colori royal blu e calzoncini bianchi.
Per l'F. K. Austria: portiere: Zohrer; terzini: Andritz, Szesztak; centrocampo: Adamek, Mölzer, Nausch; attacco: Riegler, Stroh, Sindelar, Jérusulem, Viertl.
Da « La Stampa » del 4 giugno 1937
Burrascoso incontro fra Austria e Chelsea
CHELSEA: Jackson; Barkas, Barber; Mitchell, Craig, Weaver; Argue, Gibson, Spence, Bambrick, Burgess.
AUSTRIA: Zohrer; Sesta, Andritz; Nausch, Molzer, Adamek; Jerusalem, Stroh, Viertl, Sindelar, Riegler.
Il trionfo del Bologna sui giornali italiani. |
Il Marsiglia è ELIMINATO dal Torneo dell'Esposizione ... dal sorteggio
Il sorteggio ha deciso ieri sera che il Chelsea giocherà la semifinale del torneo. Il Marsiglia è eliminato. Giovedi le partite si svolgeranno come segue: Chelsea Austria a Colombes, ore 16.30. Bologna-Slavia a Lille (campo OL), alle 18.00. La partita si svolgerà Sabato alle ore 16.30, allo Stade de Paris. La finale si giocherà domenica a Colombes, alle 16.30.
IL TORNEO DI FOOTBALL DELL'ESPOSIZIONE
Da Le Figaro, 4 giugno 1937
Di A.L.
Bologna e Chelsea disputeranno la finale domenica a Colombes
Gli inglesi del Chelsea hanno destato una grande sorpresa eliminando l'Austria Bologna b. Slavia 2-0
Chelsea b. Austria 2-0
Joe Bambrick, grande centravanti nordirlandese del Chelsea. Per lui 364 reti in carriera in 299 presenze. |
IL TORNEO DI FOOTBALL DELL' ESPOSIZIONE TRE SEMIFINALISTE SONO GIA' NOTE
BOLOGNA, AUSTRIA E SLAVIA
Chi tra Marsiglia e Chelsea la sorte designerà per la semifinale?
A Colombes, gli italiani da Bologna hanno destato una magnifica impressione
A.G.C. Bologna b. F. C. Sochaux 4-1
F. K. Austria b. Lipsia 2-0
Slavia Praga b. Phöbus Budapest 2-1
Ol. Marsiglia 1-1 Chelsea Football Club
Ol. Marsiglia 1-1 Chelsea Football Club
Da "Le Figaro", 31 maggio 1937
Di A.L.
Il saluto al termine della finale contro il Chelsea. |
Vinto da grande squadra
Bologna - Chelsea 4-1, Reguzzoni nell'area inglese. |
La superiorità del calcio italiano ha sempre nuove conferme
Clamorosa vittoria del BOLOGNA sul SOCHAUX nella giornata d'apertura del TORNEO di PARIGI
Ceresoli in uscita contro il Sochaux. |
Solo con un rigore...
BOLOGNA SOCHAUX 4-1 (3-1)
(Busoni, Schiavio 2, Abegglen III, Sansone)
Il Generale Vaccaro ha presenziato all'incontro
PARIGI, 30. I campioni d'Italia sono stati all'altezza della loro reputazione. Contro il Sochaux hanno vinto facilmente senza forzare. Si credeva di avere una battaglia aspramente contesa; e si è avuta invece una partita che ha assunto per i rosso-blu il carattere di un tranquillo galoppo di allenamento. La superiorità di classe del Bologna è stata così netta, da permettere agli italiani di assicurarsi il successo nei primi 30' di giuoco. Durante questo periodo i rosso-blu, pure senza dare massimo rendimento, hanno offerto al pubblico un apprezzato saggio di elegante stile di gioco. Saldo in ogni reparto, Il Bologna ha dato una impressionante dimostrazione di compattezza, e ha trovato ogni spettacolo con una superiorità quasi schiacciante. Un fallo di Gasperi sul finire del primo tempo era finito con un calcio di rigore contro il Bologna, che permetteva al Sochaux di sfuggire al cappotto. Fino dall'8' della ripresa Sansone, con una fucilata da 20 metri, ristabiliva il distacco. Con quest'ultima rete, il Bologna si è ritenuto pago. Da questo momento i bolognesi hanno rallentato la loro insistente pressione, e lasciato briglia sciolta agli avversari, sicuri ormai del successo; ed in previsione della semifinale di giovedì i nostri giocatori non hanno creduto di fare uno spreco di energia superfluo e si sono limitati a contenere col minore sforzo l'impeto offensivo dei rivali.
Il giuoco si è svolto allora in prevalenza in area bolognese impegnando, spesso il duo difensivo, che ha avuto modo di pensare alla propria salvezza.
Un Bologna perfetto
Fronte della medaglia vinta dal Bologna. Notare lo stemma della Federazione francese di calcio. |
Il Sochaux
Retro della medaglia vinta dal Bologna A.G.C. |
I risultati delle altre partite
PARIGI, 30. Le altre partite del torneo dell'Esposizione, hanno dato i seguenti risultati. LE HAVRE: Austria batte Lipsia 2-0. STRASBURGO: Slavia batte Phoebus 2-1. ANTIBO: Marsiglia - Chelsea 1-1 (dopo i tempi supplementari). Nella giornata di domani alla sede della Federazione Francese di Calcio avrà luogo l'estrazione a sorte per gli accoppiamenti delle semifinaliste. Anche la semifinalista data dalla partita di Antibo, terminata alla pari, non sarà nota che domani sera, dopo cioè che, sempre nella sede della F. F. Calcio si procederà al sorteggio tra l'Olympique Marsiglia ed il Chelsea.