Seleção Paulista (APEA) - Bologna F.C. 6-4, 28 luglio 1929; S.C.Corinthians Paulista -Bologna F.C. 6-1, 30 luglio 1929.
Video di "Rede Globo" sul ritrovamento della pellicola originale del 1929.
Mio personale montaggio di tutte le azioni di entrambi i video, senza commento
Straordinario documento filmato venuto alla luce in occasione del centenario del Corinthians di São Paulo. Il filmato, donato dalla familia Gragnani - proprietaria dell'antico "Cine Roma", nel quartiere Barra Funda a São Paulo -, è un'autentica reliquia di 35 millimetri, della durata di tre minuti e 20 secondi. Datato 30 luglio 1929, narra di uno dei momenti più gloriosi della storia corintiana, con un 6 a 1 rifilato al Grande Bologna dell'epoca (Campione d'Italia in carica e una delle migliori squadre d'Europa), nello stadio Palestra Itália - oggi Parque Antarctica - che appare nella sua costruzione originaria, con gli eucalipti dietro alle tribune. E' tra l'altro il fimato più antico della storia del football corintiano. Un match del filmato riguarda proprio la sfida contro il "Timão"; mentre nell'altra partita il Bologna è opposto alla Seleção Paulista, l'APEA, che schierava tra le proprie fila tutti i migliori giocatori delle squadre dello stato di São Paulo - Palestra Italia (l'attuale Palmeiras), Santos, Corinthians, Antarctica, ecc. -, compreso il mitico "Ministrinho" Pietro Sernagiotto, minuscola e formidabile ala destra del Palestra Italia e poi della Juventus, con la quale vincerà due scudetti. Nel video si possono riconoscere chiaramente alcune leggende del Bologna: Pietro Genovesi che scambia il gagliardetto della "Bologna Sportiva Sezione Calcio" (il Bologna F.C. era stato inglobato in questa polisportiva per volere di Leandro Arpinati) con Grané del Corinthians; un bel primo piano di Enrico Sabattini, factotum del Bologna dell'epoca - arbitrò anche la sfida contro la Seleção Paulista - e di Monzeglio; "Gisto" Gasperi dietro alla porta che osserva la partita e una bella immagine della formazione rossoblù prima della partita contro il Corinthians.
Seleção Paulista (APEA) - Bologna S.C.
BOLOGNA: Gianni; Martelli, Monzeglio; Genovesi, Baldi, Pitto; Costantino, Schiavio, Banchero, Magnozzi, Muzzioli.
SELEÇÃO PAULISTA (APEA): Tuffy; Granè, Del Debbio; Nerino, Amilcar, Serafini; Sernagiotto, Camerao, Petronilho, Feitiço, Evangelisti. Arbitro: Enrico Sabattini (Bologna S.C.).
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S.C. Corinthians - Bologna S.C.
S.C. CORINTHIANS: Tuffy, Grané e Del Debbio; Nerino, Guimarães e Munhoz; Apparício, Peres, Gambinha, Rato e Rodrigues. - All. Virgílio Montarini.
BOLOGNA S.C.: Compiani; Gasperi, Monzeglio; Genovesi, Pitto, Dugoni; Costantino, Banchero, Schiavio, Busini III° e Tansini. - All. H. Felsner.
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Dal "Littoriale" di lunedì 29 luglio 1929
"Il Bologna si batte valorosamente ma senza fortuna, contro i più forti avversari del mondo"
Il Bologna vinto per 6 a 4 dalla selezione di San Paolo dopo aver segnato i primi tre goals. Il match dei rosso-bleu
San Paulo 28. (A.A.)
La seconda partita del Bologna in terra brasiliana era attesa qui con vivissimo interesse, più ancora, se pure è possibile, di quella che non sia stata la prima, combattuta a Rio de Janeiro. San Paulo, com'è noto, conta una colonia italiana imponentissima che costituisce una parte cospicua della popolazione della città. Era naturale quindi che qui, più ancora che a Rio, fosse viva la tensione di animi per l'odierna contesa sportiva. Effettivamente gli sportivi paulisti, nei quali grandi impressione aveva suscitato, malgrado la sconfitta, il debutto del Bologna a Rio, hanno vissuto due o tre giorni di ansietà e di nervosismo. L'Apea, data l'importanza annessa al combattimento di oggi, ha schierato in campo, la sua migliore squadra; da parte sua il Bologna è andato al nuovo incontro animato dal proposito di cancellare la sconfitta di tre giorni or sono. Le sue speranze purtroppo sono state frustrate: dopo un primo tempo nel quale i rosso-bleu hanno avuto una netta superiorità e hanno creduto di avere la vittoria assicurata, la situazione si è capovolta nel secondo tempo. Lo svolgimento della partita è stato tale da deludere tutti. Né gli italiani, né i brasiliani hanno saputo svolgere un gioco uniforme. La partita nel complesso è stata movimentatissima, sempre accanita, ma disordinata. Una folla di ben 40 mila persone gremiva lo stadio Parque Antarctica che era imbandierato con i colori italiani e brasiliani. Nella tribuna d'onore si notavano parecchi membri del Governo dello stato di San Paolo, le autorità cittadine, il console d'Italia on. Mazzolini, il vice console ed uno stuolo di notabilità della colonia. Il Bologna è sceso in campo nella seguente formazione: Gianni; Martelli, Monzeglio; Genovesi, Baldi, Pitto; Costantino, Schiavio, Banchero, Magnozzi, Muzzioli. La rappresentativa di San Paulo ha così allineati i suoi uomini: Tuffy; Granè, Del Debbio; Nerino, Amilcar, Serafini; Sernagiotto, Camerao, Petronilho, Feitiço, Evangelisti. Arbitra il sig. Sabattini. L'entrata delle due squadre è salutata da grandissime acclamazioni. La partita ha inizio alle 15, 50. I paulisti danno i primi calci e tentano alcune azioni prive di risultato, brillantemente contenute da Baldi e Gianni. La linea attaccante ed i mediani bolognesi svolgono una tattica ben combinata di spostamenti improvvisi e passaggi esatti e tempestivi che non tarda a dare i suoi frutti. A 5 minuti dall'inizio un potente calcio di Schiavio manda il pallone nella rete avversaria.
Un'acclamazione entusiastica saluta il primo punto italiano. La squadra locale non contrappone nessuna azione efficace. Alle 16,3 su un preciso passaggio di Muzzioli, Banchero segna il secondo gol. I paulisti appaiono come storditi dalla precisione e velocità dei rosso-bleu. Della loro indecisione, del loro sbandamento approfittano gli italiani per incalzare con nuovi attacchi che alle 16,16 fruttano loro un nuovo punto, questa volta, segnato da Costantino. Il triplice scacco ha l'effetto di ridare compattezza ed energia alla squadra paulista; e tre minuti dopo, alle 16,19, il brasiliano Feitiço calcia brillantemente nella rete italiana fra calorosi applausi del pubblico. Il primo tempo termina con nettissimo vantaggio dei bolognesi: 3 a 1. I commenti del pubblico rilevano la superiorità indiscutibile del Bologna, e il gioco fiacco, inefficace e slegato dei paulisti. Il secondo tempo vede cadere inaspettatamente le previsioni di vittoria fatte per la squadra italiana. I calciatori paulisti attaccano ad andatura celerissima sferrando senza posa azioni su azioni. Il fuoco di fila brasiliano martella la difesa bolognese. Gianni si produce infaticabile, ma non riesce ad infrenare gli indiavolati assalti. Per cinque volte consecutive i paulisti mandano il pallone nella rete italiana. I cinque punti sono segnati successivamente da Feitiço, Camarao, ancora da Feitiço da Petronillo e da Evangelisti. I calciatori bolognesi, visibilmente amareggiati, hanno verso la fine una ripresa energica. Essi reagiscono, tornano all'offensiva, costringono la difesa paulista ad una dura lotta e finalmente qualche minuto prima del termine della partita segnano con un ben aggiustato tiro di Costantino il loro quarto punto della giornata. Segue ancora qualche azione movimentata e poi l'arbitro fischia la fine. La partita è terminata con la vittoria della rappresentativa di San Paolo per 6 a 4. Il pubblico cavallerescamente ha applaudito più volte le due squadre. L'intera partita è stata cinematografata ed una stazione radio installata sul campo ha diffuso in tutto il Brasile il resoconto dettagliato dell'incontro in tutte le sue fasi.
Nuova sconfitta del Bologna al Brasile
I Petroniani battuti per 4 a 6 a S. Paulo
San Paolo, 29 mattino
La seconda partita del Bologna in terra brasiliana era attesa qui con vivissimo ed appassionato interesse, più ancora, seppure è possibile, di quello che non sia stata la prima combattuta a Rio de Janeiro. San Paolo, com'è noto, conta una colonia italiana imponentissima, che costituisce la parte cospicua della popolazione della città. Era naturale quindi che qui, più ancora che a Rio, fosse viva la tensione degli animi per l'odierna contesa sportiva; effettivamente gli sportivi locali, nei quali grande impressione aveva suscitato il debutto del Bologna a Rio, malgrado la sconfitta, hanno vissuto due o tre giornate di ansia e di nervosismo. L'A.P.E.A., data la importanza annessa al combattimento di oggi, ha schierato in campo la sua migliore squadra. Da parte sua il Bologna è andato al nuovo incontro col proposito di cancellare l'impressione della sconfitta di tre giorni or sono. Le sue speranze purtroppo sono state frustrate. Dopo un primo tempo nel quale i rosso-bleu hanno avuto una netta superiorità ed hanno creduto di avere la vittoria assicurata, la situazione si è capovolta nel secondo tempo. Lo svolgimento della partita è stato tale da deludere tutti: nè gli italiani nè i brasiliani hanno saputo svolgere un gioco uniforme per i due tempi. La partita, nel complesso, è stata movimentatissima, quasi sempre accanita, e spesso disordinata. Una folla di ben 40 mila persone gremiva lo stadio del Parque Antartica, che era imbandierato coi colori italiani e brasiliani. Nella tribuna d'onore si notavano parecchi membri del Governo di San Paolo, le autorità cittadine, il console d'Italia on. Mazzolini, il viceconsole ed uno stuolo di notabilità della colonia. Il Bologna è sceso in campo nella seguente formazione: Gianni; Martelli e Monzeglio; Genovesi, Baldi e Pitto; Costantino, Schiavio, Banchero, Magnozzi e Muzzioli. La rappresentativa di San Paolo ha così allineato i suoi uomini: Tuffy; Grané e Del Debbio; Nerino, Amilcar e Serafini; Sernagiotto, Camarao, Petronilho, Feitiço ed Evangelista. Arbitrava il signor Sabattini del Bologna. L'entrata delle due squadre è stata salutata da grandi acclamazioni.
Pietro Genovesi marcato da Feitiço. |
La partita ha inizio alle 15,50. I paolisti danno il primo calcio e tentano alcune azioni prive di risultato, brillantemente contenute da Baldi e Gianni. La linea attaccante ed i terzini del Bologna svolgono una tattica ben combinata di spostamenti improvvisi e di passaggi esatti e tempestivi, che non tarda a dare i suoi frutti. A cinque minuti dall'inizio, un potente calcio di Schiavio manda il pallone nella rete avversaria. Una acclamazione entusiastica saluta il primo punto italiano. La squadra locale non contrappone alcuna azione efficace. Alle 16,30 su di un preciso e tempestivo passaggio di Muzzioli, Banchero segna il secondo goal. I paolisti appaiono come storditi dalla precisione e dalla velocità del rosso-bleu. Del loro sbandamento approfittano gli italiani per incalzare con nuovi attacchi che alle 16,16 fruttano loro un nuovo punto, questa volta segnato da Costantino. Il triplice scacco ha per effetto di ridare compattezza ed energia alla squadra paolista. Tre minuti dopo, alle 16,19, il brasiliano Feitiço calcia brillantemente nella rete italiana, tra i calorosi applausi del pubblico. Il primo tempo termina con netto vantaggio dei bolognesi per tre ad uno. I commenti del pubblico rivelano la superiorità indiscutibile del Bologna ed il giuoco fiacco ed inefficace dei paolisti. Il secondo tempo vede cadere inaspettatamente le previsioni di vittoria per la squadra italiana. I calciatori paolisti attaccano ad andatura celerissima, sferrando azioni su azioni. Il fuoco di fila dei brasiliani martella la difesa bolognese. Gianni si prodiga infaticabile ma non riesce ad infrenare gli indiavolati attacchi. Per cinque volte consecutive i paolisti mandano il pallone nella rete Italiana. I cinque punti sono segnati successivamente da Feitiço, Camarao, Feitiço, Petronilho ed Evangelista. I calciatori bolognesi, visibilmente amareggiati, hanno verso la fine una ripresa di energia. Essi reagiscono rabbiosamente e prendono l'offensiva costringendo la difesa paolista ad una dura lotta e finalmente qualche minuto prima del termine della partita segnano, su un ben aggiustato tiro di Costantino il loro quarto punto della giornata.
I festeggiamenti al «Bologna» a San Paulo
San Paulo (Brasile), 30
San Paulo (Brasile), 30
(A. A.). — Un sontuoso ricevimento ha avuto luogo alla sede del Circolo italiano in onore del «Bologna F. C». Vi hanno partecipato le autorità italiane e tutti i maggiorenti della Colonia. Gli italiani di San Paulo offriranno agli ospiti bolognesi un banchetto. Il « Bologna » s'incontrerà oggi 30 corrente con lo « S. C. Corinthians » di San Paulo.
Tratto da "La Stampa" di Torino del 31 luglio 1929
Il Bologna ancora sconfitto
Vittoria dei « Corinthians » per 6 ad 1
San Paulo, 30 notte
Nel pomeriggio di oggi il Bologna ha combattuto la terza partita della sua « tournée » sud americana, contro la squadra dello Sporting Club Corinthians, che è forse la più forte di San Paulo e una delle più quotate del Brasile. Anche il nuovo incontro ha sortito, con forte differenza di punteggio, esito sfavorevole per la squadra italiana. Questa ha ceduto in modo grave di fronte al team avversario, che ha nettamente dominato durante tutto lo svolgimento della partita, con un giuoco abile serrato, veloce e preciso. La formazione odierna del Bologna era notevolmente diversa da quella delle precedenti partile. Gasperi rimessosi dall'infortunio occorsogli durante l'allenamento a bordo del Conte Rosso, ha ripreso il suo posto di terzino, mentre Compiani del Milan ha sostituito Gianni in porta. Altri mutamenti sono stati apportati alla linea mediana coll'intervento di Dugoni del Modena, ed alla linea attaccante con la partecipazione di Busini III° del Bologna e di Tansini del Milan. I mutamenti però non hanno giovato all'efficienza della squadra. Eccone la formazione per il terzo incontro della tournée: Compiani; Monzeglio e Gasperi; Genovesi, Pitto e Dugoni; Costantino, Banchero, Schiavio, Busini e Tansini. La squadra dei Corinthians era cosi costituita: Tuffy; Grané e Del Debbio; Nerino, Guimarães e Munhoz; Apparício, Peres, Gambinha, Rato e Rodrigues. Arbitro fu il sig. Rowlands. La partita si è svolta allo Stadio del Parco Antartica, presenti 25 mila persone. Appena iniziato il primo tempo, alle 15,15, gli avanti paulisti avanzano intrecciando una serie di azioni efficacemente contenute dai bolognesi. Il giuoco si mantiene equilibrato per qualche tempo.
Prima rete paulista
I brasiliani si distinguono in passaggi velocissimi. Compiani, assai impegnato, blocca alcuni tiri pericolosi. Al 15.o minuto Munhoz trova la porta italiana sguernita e manda il pallone nella rete segnando il primo punto per i paulisti. I bolognesi tentano di reagire; una loro discesa pericolosa provoca una mischia davanti alla porta dei paulisti, ma questi ultimi riescono a liberarsi e Munhoz segna, al 22.o minuto, un nuovo punto. Al 30.o minuto Muzzioli e Magnozzi sostituiscono Busini e Tansini. Il primo tempo termina con due punti a zero per i paulisti. Nel secondo tempo la superiorità della squadra paulista diviene ancor più evidente. Alle 17,1, per un bellissimo tiro di Banchero il Bologna segna il suo unico goal della giornata. Dopo quattro minuti penalty contro il Bologna: Grané tira e segna il terzo punto per i brasiliani. Alle 17,12 Rato manda per la quarta volta il pallone nella rete italiana. Alle 17,15 nuovo penalty contro il Bologna. Grané segna il quinto punto per i paulisti. Poco dopo su un bellissimo gioco di passaggi, Rodriguez per la sesta volta viola la rete del Bologna. I bolognesi reagiscono con rinnovate azioni fino alla fine senza conseguire però alcun risultato. Negli ultimi minuti Ferrari sostituisce Banchero e tra i paulisti Rato II° sostituisce Apparício. La partita termina con la vittoria dei paulisti per 6 a 1. La squadra dei paulisti ha giuocato notevolmente meglio di quella de! Bologna. Di quest'ultima si sono particolarmente fatti notare: Schiavio, Pitto, Compiani, Monzeglio, Dugoni, Genovesi e Costantino
LA STAMPA - 1 Agosto 1929
Calciatori Sudamericani in casa propria
Di Vittorio Pozzo
Non è la cosa più facile di questo mondo il riportar vittoria nell'America del Sud. Se ne stanno convincendo tanto il Torino quanto il Bologna. Ne avevano fatto l'esperienza, precedentemente, squadre di ogni provenienza e di ogni calibro. Ogni anno, l'Argentina, l'Uruguay ed il Brasile ricevono la visita di unità europee, ed ogni anno gli ospiti prendono la via del ritorno con parecchie sconfitte al passivo e con un sacro rispetto per gli avversari incontrati. Compagini professioniste inglesi e scozzesi, squadre basche, catalane, italiane, ungheresi han tentato la ventura nell'America latina: tutte hanno riportato la stessa impressione. Il giuoco del calcio si è sviluppato nell'America del Sud quasi all'insaputa dell'Europa. Gli insegnamenti degli inglesi, che là come altrove, fecero da pionieri, trovarono un terreno oltremodo fecondo; una razza giovane, forte ed esuberante, la tipica razza proveniente dagli incroci, un entusiasmo pronto ed irresistibile per tutto quello che è movimento e rischio, una organizzazione che subito venne impiantata su salde basi. Buenos Aires e Montevideo presero fuoco per le prime. Poi la passione per il giuoco, dalle capitali si diffuse all'interno. Si diffuse anche negli Stati limitrofi, ma, mentre nel Cile, nel Paraguay ed in Bolivia non riuscì a vincere l'apatìa del pubblico, essa riportò viceversa vittoria nel Brasile. Alla diffusione quantitativa seguì la diffusione qualitativa del giuoco, favorita dai frequenti incontri fra squadre dei diversi paesi e dalla viva rivalità regnante fra l'una repubblica e l'altra. Le squadre nazionali dell'Argentina, dell'Uruguay, del Brasile, del Cile e del Paraguay disputano ogni anno, sotto il nome di Campionato Sudamericano, un torneo che è, sia sotto l'aspetto prettamente tecnico come sotto quello dei favori del pubblico, fra i più interessanti che si possano concepire. Ma l'intero movimento si svolse per anni talmente all'infuori dell'attenzione degli sportivi del vecchio continente, che quando l'Uruguay, cinque anni or sono, vinse per la prima volta il torneo delle Olimpiadi calcistiche a Parigi, la grande maggioranza dei tecnici parve trasecolare dalla sorpresa. La Jugoslavia ebbe il compito di rompere il ghiaccio e di affrontare per la prima i calciatori della Repubblica Orientale, prese talmente la cosa in confidenza, che mandò al fuoco soltanto una parte dei suoi migliori uomini.
Uruguay, 1924
Voleva tenere a disposizione i rimanenti per l'incontro seguente, e subì invece una sconfitta tale che ancora il bruciore deve ritornare al solo ricordo. L'Uruguay soverchiò nettamente, nel non dimenticato torneo di Parigi, tutti quanti i concorrenti che avevan preso la partenza: li soverchiò in tecnica, in stile, in velocità, in freschezza, in spirito pratico. Alle Olimpiadi seguenti, i calciatori di Montevideo, non furono più i soli a varcare l'Oceano. Argentina e Cile si iscrissero pure. E, se i rappresentanti del Calcio di Santiago e di Valparaiso furono presto eliminati dalla lotta, uruguayani ed argentini giunsero alla finale, e, come a dimostrare la parità del loro valore, dovettero giuocare per più di tre ore per definire a chi spettasse il titolo di Campione. Vinse ancora l'Uruguay, ma l'impressione della portentosa forza tecnica del giuoco sudamericano, impressione derivante dal magnifico duello a cui si era assistito, rimase indelebile nella memoria dei tecnici europei. A rinfrescarla questa memoria, se caso fosse proprio necessario, giungono ora i risultati dei primi incontri disputati dalle due migliori squadre italiane della stagione. Brasile ed Argentina, attaccati per i primi han subito mostrato i denti. Fra i tre paesi che stanno visitando e visiteranno i calciatori nostri, una differenza di classe, di stile, di tipo di giuoco, di grado di evoluzione, è constatabile all'osservatore che voglia dedicarsi ad un esame un po' minuzioso dello stato delle cose e delle circostanze d'ambiente. L'Uruguay ha fatto colpo. Le due consecutive vittorie riportate alle Olimpiadi di Parigi e di Amsterdam han richiamato l'attenzione del mondo. Ma una crisi del Calcio uruguayano non è lontana. Essa già apparve all'orizzonte fin dalle Olimpiadi del 1928. La squadra era la medesima del 1924, ma i mezzi a disposizione non erano più quelli. L'unità aveva acquistato in solidità ed in esperienza, ma aveva perduto in slancio ed in freschezza: segno che era invecchiata. A quattro anni di distanza gli uomini che vestirono la maglia nazionale erano, quasi per ogni posizione, i medesimi. Segno che nulla di meritevole era cresciuto nel frattempo. La sconfitta subita ad opera del Ferenczvaros di Budapest, che non è certo uno dei più validi esponenti della tecnica europea della presente stagione, conferma che un periodo di declino è prevedibile nell'efficienza del giuoco del calciatori di Montevideo.
Il calcio brasiliano
Al Brasile si cammina forte. Più che forte, veloce. E' giuoco essenzialmente d'attacco quello brasiliano. Campi larghi, una velocità portentosa, un brio indiavolato, una resistenza senza pari. La rapidità è tutto in questi attacchi, e l'individualismo vi conta per molto. Già nel 1914, quando il Torino fece il suo primo viaggio all'America del Sud, la squadra dei Corinthians di Sao Paulo contava su una prima linea tanto impetuosa quanto è possibile di immaginare. Fuori di casa propria i brasiliani perdono del cinquanta per cento del proprio valore, ma a Rio de Janeiro, a Sao Paulo, a Santos fortunato può considerarsi colui che riesce a piegarli. L'Argentina va considerata all'avanguardia del movimento calcistico sudamericano, se si vuol pensare al presente ed all'avvenire assieme. Quello degli argentini è giuoco di squadra di qualità sopraffina, sul tipo di quello degli uruguayani, ma più spigliato, più fresco, più genuino. Gli è che Buenos Aires e Rosario sono due serbatoi autentici di giocatori di classe. Dietro alla squadra che rappresenta il paese nelle competizioni internazionali, sta materiale sufficente in qualità e quantità per formare non un'altra, ma due o tre altre compagini di quasi identico valore. E' tale la forza con cui di sotto in su si spinge, è cosi ricca e continua la produzione, che la figura della squadra nazionale e quella delle unità bonearensi che vanno per la maggiore viene continuamente modificandosi. Erano dapprima elementi dal nome e dall'origine inglese, quelli che prevalevano: l'interminabile dinastia dei Brown, che formarono da soli tutta una squadra, quella degli « Alumni », i Wilson, i Watson-Hutton. Furono in seguito giuocatori di discendenza spagnuola. Sono ora in maggioranza uomini di nome e di sangue italiano. Son passati dodici mesi da Amsterdam, e già la squadra che venne allineata contro il Torino è variata per la metà da quella delle Olimpiadi. Ma, si chiamino gli avversari argentini, uruguayani o brasiliani, essi rappresentano un osso ben duro da rodere. Sono riusciti ad imporsi ed a trionfare, da noi, qui in Europa, si può pensare quel che valgano in casa propria, nel proprio ambiente, con la disponibilità completa dei propri mezzi. Per quanta impressione possano sollevare le sconfitte iniziali del Bologna e del Torino, occorre ammettere che il compito che essi si sono proposti di affrontare non poteva esser più arduo.
Il Bologna durante sconfitto dal Corinthians a San Paulo
Dalla nostra Quarta edizione ai ieri
SAN PAULO, 30 (A. A.)
Nel pomeriggio d'oggi il Bologna ha combattuto la terza partita della sua tournée sud-americana contro la squadra del Corinthians, che è forse la più forte di San Paulo ed una delle più quotate del Brasile. Anche il nuovo incontro ha avuto, con una forte differenza di punteggio, esito sfavorevole alla squadra italiana. Questa ha ceduto in modo grave di fronte al team avversario, che ha nettamente dominato durante tutto lo svolgimento della partita, con un gioco mobile, serrato, veloce e preciso. La formazione odierna del Bologna era notevolmente diversa da quella delle precedenti partite. Gasperi, rimessosi dall'infortunio occorsogli durante gli allenamenti a bordo del Conte Rosso, ha ripreso il suo posto di back destro, mentre Compiani, del Milan, ha sostituito Gianni in porta. Altri mutamenti sono stati apportati nella linea mediana, con l'intervento di Dugoni del Modena, e nella linea attaccante, con la partecipazione di Busini III e di Tansini del Milan. I mutamenti però non, hanno qiovato alla efficenza della squadra. Ecco la formazione del Bologna: Compiani; Gasperi e Monzeglio; Genovesi, Pitto e Dugoni; Costantino, Banchero, Schiavio, Busini e Tansini. La squadra del Corinthians era così costituita: Tuffy; Granè Del Debbio; Munhoz, Guimarães, Nerino; Apparicio, Peres, Gambinha, Ratto, Rodriguez. Arbitrava il signor Rowlands. La partita si è svolta allo stadio del Parco Antartica, presenti venticinquemila persone. Appena iniziato il primo tempo alle 15,15, gli avanti paulisti avanzano intrecciando una serie di azioni efficacemente contenute dai bolognesi. Il gioco si mantiene equilibrato per qualche tempo; i brasiliani si distinguono per i passaggi velocissimi. Compiani, assai impegnato, blocca alcuni tiri pericolosi. Al 15.o minuto Munhoz coglie la porta italiana sguarnita e manda il pallone in rete segnando il primo punto per i paulisti. I bolognesi reagiscono e una loro discesa pericolosa provoca una mischia, davanti alla porta paulista; ma i brasiliani riescono a liberarsi; e Munhoz, al 22.o minuto segna il secondo punto. La partita continua movimentata: ma i bolognesi non oppongono azioni adeguate a quelle dei paulisti, che giocano assai bene, conservando sempre l'iniziativa degli attacchi. Al 35.o minuto Muzzioli e Magnozzi sostituiscono Busini e Tansini. Il primo tempo termina con due punti per il Corinthians a zero. Nel secondo tempo la superiorità della squadra paulista si fa anche piú evidente. Alle 17,1, con un bellissimo calcio tirato da Banchero, il Bologna segna il suo unico goal della giornata ma dopo quattro minuti si ha un penalty contro i bolognesi. Grané tira e segna il terzo punto brasiliano. Alle 17,12 Ratto manda per la quarta volta la palla nella rete italiana. Alle 17,15 nuovo penalty contro il Bologna; e Grané segna il quinto goal paulista. Poco dopo su un bellissimo gioco di passaggi, Rodriguez per la sesta volta viola la rete bolognese. I bolognesi reagiscono con rinnovate azioni sino alla fine, senza però conseguire alcun risultato effettivo. Negli ultimi minuti Ferrari sostituisce Banchero, e fra i paulisti Ratto II sostituisce Apparicio. La partita termina con la vittoria del Corinthians per sei goals a uno. Senza dubbio il Corínthians ha svolto un gioco notevolmente migliore di quello del Bologna. Nella squadra italiana si sono particolarmente fatti notare Schiavio, Pitto, Compiani, Monzeglio, Dugoni, Genovesi e Costantino.
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