Cinque nazionali inglesi
Ben 5 calciatori della rosa del City erano nazionali inglesi: Corrigan, Doyle, Bell, Lee e Summerbee. Una squadra che si mantenne per alcuni anni a grandi livelli e, nel 1972, con l'acquisto di Rodney Marsh, un talento eccezionale, un numero 10 fantasioso e spettacolare, si attestò tra le posizioni di vertice della First Division. il Bologna, nella doppia finale del 1970, con l'andata giocata alllo stadio Comunale (dove Artemio Franchi consegnò la Coppa Italia vinta 3 mesi prima contro il Torino al capitano Giacomo Bulgarelli) e il ritorno in un infuocatissimo Maine Road, riuscì a spuntarla contro i Citizens di Manchester. Era un Bologna tostissimo e molto forte, con in porta "Vavà" Vavassori, il grande maestro di centrocampo Giacomo Bulgarelli a dettare i tempi del gioco, l'emergente mediano dai piedi buoni Franco Liguori, Janich, Cresci e Tazio Roversi a formare una difesa di ferro; Marino Perani all'ala destra e, in attacco, nel ruolo di centravanti, il terribile ed esplosivo Beppe Savoldi, una macchina da gol, idolo dei tifosi bolognesi. A chiudere l'undici, l'estroso Bruno Pace sulla sinistra. Allego le formazioni dei due match, giocati al Comunale di Bologna e al Maine Road di Manchester.
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[Rizzo 4']
Bologna : Vavassori, Roversi, Ardizzon, Cresci, Battisodo, Gregori,
Perani, Rizzo, Savoldi, Bulgarelli, Pace.
Manchester City : Corrigan, Book, Pardoe, Doyle, Booth, Oakes,
Young, Bell, Lee, Towers, Summerbee.
[Sep 23 in Manchester, "Maine Road Stadium".] Manchester City - Bologna 2-2
[Perani 16', Savoldi 73'; Lee 25', Heslop 75']
Manchester City : Corrigan, Book, Pardoe, Doyle, Heslop, Oakes,
Hill, Bell, Lee, Young, Towers.
[Perani 16', Savoldi 73'; Lee 25', Heslop 75']
Manchester City : Corrigan, Book, Pardoe, Doyle, Heslop, Oakes,
Hill, Bell, Lee, Young, Towers.
Bologna : Vavassori, Prini, Ardizzon, Cresci, Janich, Gregori,
Perani, Rizzo, Savoldi, Liguori, Pace.
Perani, Rizzo, Savoldi, Liguori, Pace.
Bologna win 3-2 on aggregate
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Bologna - Manchester City 1-0.
I proclami bellicosi degli inglesi
Tratto da: "...Ho visto un gran Bologna...". Le più belle vittorie in 30 anni di storia rossoblù dall'ultimo scudetto ad oggi.
Di Franco Cervellati.
Tratto da: "La collana delle 15 perle".
Di Lamberto Bertozzi.
Questa coppa, ideata nel 1969, vedeva confrontarsi, con partita di andata e ritorno, le vincenti della Coppa Italia e della Coppa di Lega Inglese. Nella sua prima edizione, erano stati gli inglesi dello Swindon Town, che superarono la Roma, a iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione. Nella seconda edizione, si trovarono di fronte il Bologna ed il Manchester City. Primo incontro a Bologna il 2 settembre, ritorno in Inghilterra il 23 settembre. Nel primo incontro, disputato tra le mura amiche, il Bologna, giocando una partita accorta, riuscì a prevalere con il minimo scarto, grazie ad una rete di Rizzo. Questa vittoria di misura e l'innegabile valore della squadra di Manchester, fece presagire a tutto l'ambiente rosso-blu, che la gara di ritorno, da disputare in Inghilterra, non sarebbe stata affatto una passeggiata. Al fischio di inizio dell'arbitro Angonese, il Maine Road di Manchester apparve gremito di tifosi vocianti in ogni ordine di posti. Gli inglesi, come da tradizione, si riversarono immediatamente nella metà campo rosso-blu intenzionati a cercare subito la rete che serviva per stabilire la parità nel doppio confronto. Per un lungo quarto d'ora la palla stazionò davanti alla porta bolognese difesa da un indomito Vavassori, il quale, in serata di grazia, si esibì in parate decisive. Poi, d'improvviso, al 16' una classica fuga sull'out di Pace con preciso cross al centro, testa di Savoldi e palla per l'accorrente Perani che mise in rete. Con un contropiede da manuale e quasi al suo primo attacco, il Bologna si trovò in vantaggio. La partita si fece sempre più bella. Il Bologna mancò il raddoppio e, come da copione, subì il pareggio inglese su colpo di testa di Oakes, deviato alla disperata da Vavassori e ribattuto in rete da Francis Lee. Lo stadio esplose in tutta la sua passione, e il Manchester ripartì di slancio all'attacco. Il primo tempo non vide più modificare il punteggio grazie ad interventi di rara bravura eseguiti dal grande Beppe "Vavà" Vavassori.
Il Bologna colpisce in contropiedeIl Manchester City ieri a Rimini senza misteri
Bologna-chic con Bulgarelli, Manchester City battuto
Con Bulgarelli-"super" battuto il Manchester City
DALL'INVIATO
Giuseppe Pistilli
Bulgarelli il punto di forza del Bologna
Una vigilia di contestazioni
Il Bologna affronta il primo turno della Coppa Interleghe in un clima che scoperti malumori e precoci insoddisfazioni hanno già reso pesante. Contestato impietosamente sabato scorso, durante la sua prima esibizione ufficiale, il Bologna ha fatto suo il record niente affatto invidiabile dei fischi fuori stagione. Il suo pubblico non gli ha concesso attenuanti, sorvolando persino su due assenze importanti che, invece, questa sera tornano in squadra contro il Manchester City, dando peraltro il cambio all'intramontabile Janich che non se l'è proprio sentita di accettare la sfida con gli inglesi, avendo un ginocchio in disordine. La prudenza del vecchio leone è comprensibile: le squadre inglesi vanno combattute senza vuoti nel cuore o cicatrici fresche sul corpo. Per giunta, il Manchester City di Lee, di Bell, di Summerbee è attualmente uno dei rappresentanti più vigorosi e al tempo stesso scintillanti d'oltre Manica, secondo in campionato soltanto al Leeds. Soprattutto in questo momento è una partita difficile per il Bologna che lievita lentamente, in preparazione alla partita della Coppa delle Coppe. Tuttavia, il Bologna comincia a spron battuto, senza paura. E già al 4' passa in vantaggio con un gol di Rizzo il quale raccoglie un lancio verticale di Perani. Dal limite dell'area, l'ex fiorentino fa partire un preciso rasoterra che coglie di sorpresa il portiere inglese: 1-0. L'avvio è davvero incoraggiante. Se non altro, questo gol dovrebbe ricaricare Rizzo, giocatore ombroso e complessato se mai ve ne furono.
Il City nel labirinto costruito da Fabbri
Un Bologna ancora in fase di rodaggio
Comunque il Bologna è piaciuto soprattutto per il ritmo con cui ha tenuto testa al Manchester, costretto per lunghi periodi a difendersi, spesso affannosamente. Vedremo se nel secondo tempo la proverbiale potenza atletica delle squadre anglosassoni avrà ragione di questo Bologna che, non bisogna dimenticarlo, è ancora in fase di rodaggio. Nella ripresa, il Bologna si presenta con Prini al posto di Ardizzon che nel primo tempo ha dovuto ricorrere a tutti i trucchi del mestiere per frenare lo slancio del massiccio Summerbee. Rizzo si fa subito riconoscere da Corrigan con un tiraccio pieno d'effetto. Risponde il Manchester con Lee e Pardoe poi è Savoldi a sferrare un violentissimo sinistro che Corrigan blocca in tuffo. Il Manchester si fa più audace, cominciando a sganciare, a turno, uno dei suoi difensori. Anche Bell accentua la sua spinta offensiva, fungendo spesso da secondo centravanti a fianco di Lee. In questa fase, il campione della nazionale inglese è affidato alle cure di Gregori che non lo molla un attimo. Al quarto d'ora, Savoldi, su un tiro da fuori gioco, sfugge a Booth, evita anche il portiere, ma allunga troppo il pallone ed il suo precipitoso cross non è sfruttato da Pace. Subito dopo una punizione di Rizzo è deviata a stento da Corrigan. Il Manchester preme con maggiore insistenza, ma la sua manovra è confusa. II Bologna gli regala una fetta della metà campo, preoccupandosi soprattutto di irretire Bell. La tattica si sta rivelando indovinata: Bell, infatti si vede molto raramente mentre Pardoe e Book non sono in grado di architettare un efficace gioco di sostegno. Al 32' seconda sostituzione del Bologna: entra Scala al posto di Perani il quale dopo uno strepitoso primo tempo è leggermente calato nella ripresa. Negli ultimi minuti il Bologna si arriccia in area, per difendere l'esiguo vantaggio. Al 37' una punizione di Young, deviata dallo spicco di un difensore rossoblù per un soffio non provoca un autogol. E' l'unico brivido per Vavassori. Fino al termine, infatti, il Bologna tiene a debita distanza il Manchester City che dà quasi l'impressione di rassegnarsi a questa sconfitta che avrebbe potuto avere dimensioni più consistenti.
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BOLOGNA: Vavassori; Roversi, Ardizzon; Cresci, Battisodo, Gregori; Perani, Rizzo, Savoldi, Bulgarelli, Pace (a disposizione: Adani, Fedele, Scala, Prini, Vastola). Allenatore: Fabbri.
MANCHESTER CITY: Corrigan; Book, Pardoe; Doyle, Booth, Oakes; Young, Bell, Lee, Towers, Summerbee (a disposizione: Mulhearn, Heslop, Jeffries, Hill, Bowyer). Allenatore: Allison.
ARBITRO: Smith (Inghilterra).
MARCATORE: nel primo tempo, al 4' Rizzo.
NOTE: in tribuna il Presidente federale Franchi ed il Presidente della Lega Stacchi, Prima dell'inizio della partita, Franchi ha premiato il Bologna, vincitore dell'ultima edizione della Coppa Italia, consegnando il trofeo al capitano rossoblù Bulgarelli. Circa 25.000 spettatori. Presente anche l'allenatore del Vorwärts di Berlino, signor Kiupel, prossimo rivale del Bologna nella Coppa delle Coppe.
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Fabbri: « Ci voleva ancora un gol »
Gol di PERANI e SAVOLDI
Rossoblu di ferro
di Sergio Perbellini
Vavassori sugli scudi
Ottimi sul piano agonistico anche gli inglesi di Allison. Hanno dimostrato, a loro volta, le qualità migliori della loro scuola, della scuola inglese fatta di velocità e di proiezioni in avanti. Ma hanno dimostrato, in più occasioni, che proprio il troppo insistere in proiezioni offensive può risultare pericoloso di fronte alle squadre che giocano... all'italiana. Un sole davvero raro per questo Paese ha rallegrato le giornate di attesa dei calciatori bolognesi a Lymm, una località bellissima immersa nel verde dei boschi e dei prati, a una trentina di chilometri da Manchester, ma che sa un po' di "eremo" sperduto. Non c'è stato insomma alcun segno del famoso clima inglese, grigio, umido e desolante. La nebbia, tuttavia, é cominciata a calare, sia pure non fitta, sul campo del Maine Road una mezz'ora prima dell'inizio della gara. Ma non era affatto fastidiosa. Il terreno di gioco era stato abbondantemente irrorato di acqua e questo fatto non è tornato certo gradito a Fabbri e ai giocatori rossoblu. Lo stadio si è riempito quasi del tutto prima del "via" fischiato da Angonese, che ha come collaboratori Vittorio Lattanzi e Calogero Crista. Si inizia con qualche minuto di ritardo. Gli inglesi sono in maglia rossonera, i bolognesi in maglia bianca. Il gioco, naturalmente, è tutto di marca inglese. Il Manchester preme con bella vigoria ma anche con una certa baldanza, per almeno un quarto d'ora. Il Bologna corre almeno tre pericoli, sventati sempre dal grandissimo Vavassori (che proprio al termine del tempo, al 45' farà un'autentica acrobazia tale da salvare un gol quasi sicuro).
Il Bologna punisce gli inglesi
Ci sono tre calci d'angolo sempre a favore del Manchester; poi, il Bologna che già da qualche minuto ha dato segni di risveglio, se non altro a centrocampo, si affida al contropiede: ed è naturale perché veramente il Manchester, ormai tutto preso dalla sua furia offensiva, dimentica completamente la difesa. E viene il gol: c'è un allungo dalle retrovie di Cresci, Pace conquista un pallone molto faticoso, in velocità lo butta in avanti, scende sulla destra e crossa al centro, dove nel frattempo si è precipitato Savoldi, il centravanti (che sta comportandosi benissimo benché tutto solo), di testa smista indietro all'accorrente Perani, che, sulla sinistra, si è trovato a far un'azione da ala pura; il bolognese ferma benissimo il pallone e immediatamente con tiro fulmineo lo spedisce di sinistro in rete. Corrigan è battuto inesorabilmente. Nello stadio, che é una enorme pentola in ebollizione, cala il gelo. Ma subito c'è la reazione degli inglesi, che tuttavia rischiano di essere nuovamente... puniti!
Savoldi spreca troppo
Al 24' il Bologna ha l'occasione grossissima del raddoppio: c'è un tiro di Savoldi da fuori area che il portiere inglese non riesce a trattenere, lo stesso Savoldi recupera il pallone sfuggito al guardiano avversario, si sposta sulla destra mentre Corrigan è lontano dalla rete; Pace invoca il passaggio, quasi solo davanti alla parta incustodita, ma Savoldi, purtroppo, sbaglia il passaggio e l'azione sfuma. Di fronte a questa clamorosa occasione mancata, vien quasi naturale il gol del pareggio: siamo al 25', e Bell che è l'uomo più pericoloso e più irriducibile degli attaccanti, scende sulla sinistra e crossa: aggancia Oakes e il suo tiro fulmineo viene altrettanto fulmineamente respinto da Vavassori, ma il pallone capita proprio sulla testa di Lee, che nel frattempo si era proiettato come un siluro. Il giocatore schiaccia di testa e Vavassori non può farci nulla. Gli animi si scaldano, c'è una lite fra Janich e Bell, subito sedata. Poi al 35' c'è una carica assassina di Heslop su Liguori che resta a terra. I bolognesi replicano sul piano della bagarre e Savoldi, a sua volta, viene ammonito. Poi la pressione inglese riprende e la difesa bolognese deve stringere i denti, ma ce la fa: soprattutto in virtù di un Vavassori, che con il passar del tempo sta dando sempre più esatta la misura di se stesso. Al 45', un'azione di Bell porta il giocatore a distanza ravvicinata, e il suo tiro è una bomba: ma Vavassori riesce, con un intuito eccezionale e una prontezza magnifica a salvare una volta di più in angolo. Nella ripresa si ripropone la tattica di sempre: un Manchester City costantemente proiettato in avanti, un Bologna che cerca la zampata in contropiede. E la cosa riesce anche in questa seconda parte di gara. Infatti dopo che per parecchio tempo la pressione è esercitata nella metà campo bolognese, dopo che al 5' un fallo di mano involontario di Janich ha scatenato le proteste del pubblico, dopo che Vavassori in uscita ha salvato un pallone difficilissimo, dopo che al 19' Savoldi si è mangiato una nuova grandissima occasione, si ha finalmente il contropiede giusto al 28'.
Rosso-blu più precisi ed eleganti
Pace, che è stato di eccezionale mobilità e bravura per tutto l'arco della gara, dannandosi anche in fase difensiva ai infiltra velocemente in attacco. Resiste molto bene a due marcature all'inglese e spara forte appena dentro l'area: un difensore intercetta, mettendo fuori causa il portiere, il pallone perviene di nuovo a Savoldi, che questa volta al volo infila. Gli inglesi, cocciuti, ripartono a testa alta, e ottengono il pareggio 2' dopo: c'è un'azione sulla sinistra da parte di Hill che crossa una volta giunto a fondo campo, un pallone difficile, ma che ormai è conquistato da Vavassori prontissimo nella uscita. Purtroppo la presa del forte portiere, sbilanciato da un paio di cariche di due avversari, si allenta, e il pallone gli sfugge di mano quel tanto per cui Heslop può toccare infilando da due metri. Il pareggio dà nuova combattività sia agli inglesi che agli italiani i quali, ormai, hanno capito di potercela fare a conquistare la Coppa... E infatti la manovra del Bologna si fa molto più precisa ed elegante, e soprattutto proiettata un po' più lontano dall'area di rigore. Al 38' c'è un nuovo episodio emozionante: una incursione sulla sinistra di Lee sbilancia un po' la difesa bolognese: il centravanti inglese serve Hill e si proietta al centro: tre uomini caricano il portiere Vavassori e il pallone, toccato dallo stesso Lee, entra in rete: ma Angonese, decisissimo, annullava.
Manchester C.-Bologna 2-2
MANCHESTER CITY: Corrigan, Book, Pardoe; Doyle, Heslop, Oakes; Hill, Bell, Lee, Young, Towers.
BOLOGNA: Vavassori, Prini, Ardizzon, Cresci; Janich, Gregori, Perani, Rizzo, Savoldi, Liguori, Pace.
ARBITRO: Angonese (Italia).
MARCATORI: nel primo tempo al 16' Perani, al 25' Lee. Nella ripresa al 28' Savoldi, al 30' Heslop.
NOTE: tempo buono e non freddo, prato all'apparenza discreto, ma i giocatori si sono lamentati poi delle molte buchette nascoste sotto l'erba. Presenziano circa 30 mila persone. In tribuna d'onore il dr. Barenghi, Console italiano a Manchester. Presente il presidente della società inglese Mr. Alexander e Filippo Montanari, reggente del Bologna, per la Lega, il tesoriere dr. Michele Giuffrida. Hanno assistito alla gara anche molti giocatori del Manchester United, tra cui Bobby Charlton, Stiles e Best.
Il Bologna ora punta sul Vorwärts
Dall'inviato
Sergio Perbellini
Il Bologna applaudito dal pubblico e dai giocatori del City
Gli stessi giocatori del Manchester, che fino a pochi istanti prima si erano lanciati rabbiosamente contro la porta di Vavassori, hanno fatto ala ai giocatori del Bologna che uscivano dal campo, applaudendoli calorosamente. 3) E' il caso, ora, di parlare della scuola italiana e della scuola inglese. Allison, elogiando il Bologna, ha sottolineato in pratica l'ottima attuazione da parte dei rossoblu del cosiddetto gioco all'italiana. In effetti a Manchester il Bologna ha saputo, in virtù della bravura dei suoi giocatori sia di difesa che di centrocampo, contenere, smorzare, rintuzzare gli assalti a valanga dei rossoneri inglesi. Poi, approfittando del naturale sbilanciamento in avanti della squadra inglese, i rossoblu hanno attuato i contropiede vincenti. Il confronto italo-inglese, dunque, si è risolto a favore della scuola italiana? E' difficile dirlo e soprattutto poterne parlare così rapidamente. Resta il fatto che questo gioco all'italiana, tanto osteggiato, criticato ed ironizzato da molti allenatori stranieri, sta inesorabilmente avanzando e risultando valido. 4) Avranno conseguenze sul campionato del Bologna questi successi ottenuti prima a Berlino Est, poi a Manchester? Pensiamo di si, ma non tutti in senso favorevole. La squadra, infatti, esce da grossi impegni, da un enorme dispendio non solo di energie fisiche, ma anche nervose. E infatti Fabbri, ieri sera, negli spogliatoi, dichiarava: «II problema più difficile, ora, è di recuperare, in vista della prima partita di campionato col Vicenza». Effettivamente, oltre al Vicenza, il Bologna guarda al prossimo mercoledì, quando dovrò ospitare il Vorwärts. Le due partite, che seguono a breve intervallo il notevole sforzo di Manchester, possono dare delle preoccupazioni. Ma non dimentichiamo che Fabbri ha saputo operare sostituzioni importanti, per dar modo a vari giocatori — come ad esempio Bulgarelli, Roversi e Fedele — di riposare. 5) Ultima constatazione: il Bologna vecchio, il Bologna cioè di Vavassori, Ardizzon, Janich, Perani, sta trovando una perfetta fusione, una esemplare sincronia con il Bologna nuovo, quello di Prini, Cresci, Gregori, Rizzo, Liguori, Pace. E questo fatto è veramente beneaugurante. Lo scorso anno Janich, in un momento difficile, ebbe a puntualizzare che gran parte delle difficoltà provenivano da questa mancata fusione tra vecchi e giovani. Ora, Fabbri forse ha trovato la formula giusta. E bisogna dar atto a questo allenatore, che fino a qualche settimana fa, dopo gli insuccessi di Coppa Italia, era stato contestato, del buon lavoro fin qui compiuto.
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