domenica 17 gennaio 2016

Quando Bologna - Lazio si giocava in serie B



Mentre la Nazionale di Bearzot si laureava campione in Spagna e il campionato italiano diventava il più bello del mondo, due squadre storiche e gloriose della serie A vivevano l'oblio della cadetteria: la Lazio, che già negli anni Venti e Sessanta aveva vissuto l'amarezza della retrocessione, vivacchiava ormai dall'inizio degli anni '80 in serie B: retrocessa a tavolino nel 1980 per il calcioscommesse, e poi sul campo nel 1985, faticava a rientrare in pianta stabile nella mass
ima serie. Il Bologna invece affrontava il dramma sportivo della sua prima storica retrocessione: già sfiorata la B diverse volte a fine anni '70, la condanna senza appello arrivò nel 1982: dopo un campionato dalle tante vicissitudini negative, con tanto di presidente finito in carcere a Ferrara e un finale di stagione con la solita compravendita di partite (Napoli - Genoa su tutte, con l'incredibile "passaggio" di mano direttamente in calcio d'angolo di Castellini a favore del grifone e dal quale scaturì poi il gol salvezza genoano di Faccenda, fu uno scandalo in tal senso) che questa volta giocò a sfavore dei rosso-blu felsinei, il Bologna finì mestamente (e meritatamente) in B per la prima volta nella storia, tra le lacrime dei tantissimi tifosi che seguirono la squadra nell'ultimo match ad Ascoli. Fu così che le due squadre si ritrovarono e si incontrarono per una prima e inedita sfida in serie B nel campionato 1985-86: vittoria del Bologna all'andata per 1-0 con rete di Pradella e pareggio per 0-0 nella partita di ritorno all'Olimpico, con una Lazio che schierava gli ex Fabio Poli e Giuliano "Fiore" Fiorini. Furono anni e sfide in cadetteria che però avevano sempre un piacevolissimo sapore di serie A: grande pubblico, grande tifo, trasferte di massa e spesso anche diversi problemi di ordine pubblico tra le tifoserie fuori dal terreno di gioco: domeniche di grande atmosfera e passione, poco importava la categoria. Nel 1987-88, l'anno del brillantissimo Bologna di Gigi Maifredi che diede spettacolo di gioco nel campionato cadetto, entrambe le squadre ritrovarono finalmente l'agognata serie A (i rosso-blu dopo cinque lunghi anni di B e uno di serie C1...): il Bologna arrivò al primo posto al termine di un campionato giocato in maniera strepitosa, mentre la Lazio agganciò la terza posizione utile per la promozione. Bologna - Lazio, una sfida mai banale.

Bologna e Lazio di fronte per un tuffo nel passato.

Da L'Unità, 15 settembre 1985.

La serie «B» mette nel piatto dello spettacolo alcune partite di cartello per buongustai. Inziamo subito con Bologna - Lazio, incontro tra due «stars» intenzionate a risalire la china. I locali di Mazzone sono animati da autentico furore. Si tratta di cancellare il pessimo debutto (sconfitta patita contro il Pescara) e di ribadire le proprie ambizioni dinnanzi ad una squadra indicata come la favorita del torneo. La Lazio domenica scorsa all'Olimpico ha fatto subito vedere di essere avviata a rispettare il ruolo di protagonista assegnatogli alla vigilia. La tifoseria sembra già «calda» al punto giusto, considerata la ressa di gente che accompagna le sedute di allenamento della squadra di Simoni.

La Lazio battuta a Bologna.

I tifosi fan volare il Bologna

Trentamila sugli spalti per la partita con la Lazio, grandi incitamenti come ai vecchi tempi della «A» - Spettacolare gol di Pradella, applausi scroscianti per Marocchino.

di ENZO MASI

BOLOGNA, lunedì 16 settembre 1985 — Dopo lo sgambetto di Pescara il Bologna si rimette al passo a spese di una «vedette». Trafigge la Lazio con uno spettacolare gol di testa dell'ottimo Pradella, dopo un quarto d'ora; avvalora il vantaggio con un gioco concreto e razionale fino al riposo; difende lo stesso vantaggio nella ripresa, a tratti con leggero affanno ma con rari rischi, inevitabili quando si gioca di rimessa: l'ultimo, proprio a 2' dal termine, per un forte fendente di Caso (ben servito da Poli) che accarezza, a portiere battuto, la traversa. Un tempo per parte, dunque; ma successo meritato della squadra di casa che nel primo tiene saldamente le redini e nel secondo contiene efficacemente la costante ma non irresistibile pressione laziale vanificandola a qualche metro dall'area. Gli azzurri perdono la battaglia a centrocampo (dove si gioca a zona: Gazzaneo, De Vecchi, Nicolini contro Vinazzani, Caso, Magnocavallo, con cambio di marcature) poi non sanno approfittare delle piccole ingenuità di giovani terzini rossoblu, come Luppi, nella ripresa. Ma Ottoni appare impeccabile regista della retroguardia, prima annullando Fiorini, lunatico e pasticcione, poi tenendo a bada Poli, senz'altro il più ficcante e insidioso della Lazio, mentre Garlini appare dispersivo concentrandosi solo nell'ultimo quarto d'ora.

Pradella migliore in campo

Il Bologna è brioso e manovriero in avanti, ben disposto a centrocampo con Gazzaneo e De Vecchi costanti punti di riferimento: il primo con un oscuro lavoro di raccordo e di rilancio, il secondo con una svelta regia senza fronzoli. Svetta tuttavia l'attaccante Pradella, il migliore con Nicolini, instancabile in fase di interdizione e anche con Marocchino davvero positivo, applaudito a scena aperta quando esce al 70'. Il centravanti chiama Malgioglio a due grandi parate prima di azzeccare l'incornata giusta; ma è sempre una mina vagante nella difesa laziale anche quando, nel secondo tempo, resta il solo attaccante. Pradella appare volitivo e grintoso pure in fase di alleggerimento; subisce anche un'ammonizione come Gazzaneo, Lancini e Galbiati. L'ex granata è bravo e generoso. I portieri se la cavano bene: Malgioglio è battuto da un tiro a fil di palo, ma prima si esibisce più volte sullo stesso autore, Pradella; Zinetti interviene sul finire del primo tempo, al 41' su tiro da lontano, a sorpresa, di Calisti, al 44' con una bella uscita a pugni chiusi. Registriamo anche un paio di errori per parte: Marocchi all'11' non sfrutta un pallone rubato, in un duello volante con Malgioglio, da Pradella, sparando a lato; Galbiati ai 58', su respinta della difesa, sbaglia lo specchio da posizione favorevole. Per concludere la partita è sufficientemente apprezzata dai trentamila sugli spalti (213 milioni dincasso, tifo rossoblu come al vecchi tempi) che, prima del fischio, hanno applaudito un'altra squadra di casa, la Beca Baseball, recente vincitrice della Coppa dei Campioni. 

Campionato di Serie B 1985-1986, 2^ giornata.
Bologna, domenica 15 settembre 1985, Stadio Renato Dall'Ara.
BOLOGNA - LAZIO 1-0 (1-0)
BOLOGNA: Zinetti, Lancini, Luppi, Quaggiotto, Ottoni, Nicolini, Marocchino [Bellotto dal 24' st], De Vecchi (cap.), Pradella, Gazzaneo, G. Marocchi [Piangerelli dal 44' st]. A disposizione: Cavalieri, Baldisserri, Bellotto, Piangerelli, Marronaro. — All. Carlo Mazzone.
LAZIO: Malgioglio, Podavini (cap.), Calisti, Galbiati, Filisetti [Fonte dal 28' st], Magnocavallo, Poli, Vinazzani, Fiorini, Caso, Garlini. A disposizione: Ielpo, Calcaterra, Spinozzi, Toti. — All. Luigi Simoni.
Marcatori: Pradella 15' pt
Arbitro: Lamorgese (Potenza).
Ammoniti: Pradella, Gazzaneo, Lancini e Galbiati.
Spettatori: 22.322 paganti per 213.800.000 lire più 4.088 abbonati per una quota partita di £. 40.126.875. Note: giornata estiva, terreno in perfette condizioni. Circa 200 tifosi laziali in curva San Luca.

Nessun commento:

Posta un commento